L’obiettivo de Cavaliere è andare alle urne in una posizione dominante, ovvero senza passare da un governo di larghe intese. O in alternativa tentare di resistere ai malumori interni al PdL e alla Lega Nord. Ma l’ipotesi di un passo indietro potrebbe rappresentare l’unica seria alternativa ad un voto anticipato brusco e carico di incognite o ancor peggio ad un governo “tecnico” o da “ribaltone”.
L’idea che macina nella testa di Alfano è quella di tentare l’Udc, portarlo al governo e sfilarlo al Pd. L’esca per Casini è la legge elettorale ed in aggiunta qualche riforma strutturale necessaria per far quadrare i conti. Così da dare tempo al PdL di riorganizzarsi e presentarsi al voto con una nuova alleanza guidata magari da Angelino Alfano, visto che la discontinuità con il governo Berlusconi è la condizione tassativa chiesta da Casini per qualsivoglia intesa.