Macerata, progetto della Provincia per occupare lavoratori in Cig e in mobilità

Sette lavoratori attualmente in cassa integrazione o in mobilità residenti in provincia di Macerata hanno iniziato a lavorare per un progetto di pubblica utilità negli uffici giudiziari della Procura della Repubblica presso il tribunale di Macerata. Altri due inizieranno a lavorare lunedì prossimo nell’analoga struttura degli uffici giudiziari di Camerino. L’iniziativa è stata resa possibile sulla base di un progetto dell’Amministrazione provinciale di Macerata, già sperimentato con successo ed ora riproposto con rinnovate modalità per un periodo di sei mesi, con possibilità di proroga.I lavoratori impegnati nel progetto sono stati selezionati dal settore politiche del Lavoro della Provincia ed assegnati alle due Procure, cui spetta la facoltà di effettuare un’ulteriore valutazione attraverso un periodo di prova di 30 giorni.Tra i selezionati (5 donne e 4 uomini) figurano anche una laureata in giurisprudenza ed una diplomata in lingue estere. Le mansioni che i lavoratori saranno chiamati a svolgere sono di carattere esecutivo nell’ambito degli uffici amministrativi delle Procure, collaborando con le strutture dell’amministrazione giudiziaria.“La nostra iniziativa interviene su due direzioni – sottolinea il presidente Antonio Pettinari – : da un lato sopperisce alle carenze di organico degli uffici giudiziari, dall’altro offre ai lavoratori in cassa integrazione o in mobilità un’occasione per continuare a svolgere un’attività lavorativa. Si tratta di un’occupazione che, oltre all’indubbia valenza sociale, permette ai lavoratori anche un accrescimento del proprio patrimonio di competenze che potrà essere utile ad un loro auspicabile rientro a pieno titolo nel mercato del lavoro”. Soddisfazione per il progetto – che approvato lo scorso 20 settembre dalla Giunta provinciale trova concreta operatività da questa settimana – è stata espressa dai due Procuratori della Repubblica, Mario Paciaroni di Macerata e Giovanni Giorgio di Camerino. In considerazione del  particolare carico di lavoro degli uffici giudiziari maceratesi, la  Provincia si è fatta carico anche  del costo del maggiore  impegno orario settimanale che ciascun  lavoratore presterà rispetto a quello previsto dalla normativa della Cassa integrazione e della mobilità.

Luca D’InnocenzoLa Scansione.net