Percorso obbligato per salvaguardare l’agricoltura

“Abia esprime la propria soddisfazione per la decisione della Provincia di iniziare un concreto percorso di definizione degli ambiti agricoli strategici, come previsto dalla Legge regionale n. 12 del 2005: riteniamo che ciò sia di fondamentale importanza per la salvaguardia e per il futuro sviluppo della nostra agricoltura”: questa, in sintesi, la posizione resa nota dal presidente di Abia, Leonardo Bolis, a nome dell’associazione bergamasca di imprese agricole e agromeccaniche.

Per venerdì 21 ottobre la Provincia di Bergamo ha convocato la seduta introduttiva della Conferenza di Valutazione ambientale (Vas) in vista dell’adeguamento del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), ai fini della prossima individuazione degli ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico per la Bergamasca. La normativa  regionale  prevede infatti che le Province definiscano le parti del territorio che negli anni a venire dovranno restare agricole e non potranno essere destinate a nessun altro uso nell’ambito dei piani di governo del territorio adottati dai comuni.

“La partita che inizia ora con la procedura Vas – afferma Bolis – è di cruciale importanza per il futuro del settore primario. Si tratta di stabilire ora quali terreni saranno stabilmente dedicati alle differenti  forme di coltivazione e quali potranno essere oggetto di trasformazione urbanistica. Si tratta anche di un riconoscimento della multifunzionalità dello spazio rurale e della sua importanza sotto molteplici punti di vista, non solo economico ma anche ambientale e naturalistico”.

“È ora essenziale che l’iter istituzionale proceda con una certa celerità – aggiunge Enzo Cattaneo, direttore di Abia – in modo che i prossimi piani di governo  del territorio (Pgt) adottati dai comuni  possano tener conto in forma compiuta di una serie di indicazioni di salvaguardia dei terreni destinati all’agricoltura professionale”.