Sabrina Misseri accusa il padre di averla incastrata

“Mio padre è un vigliacco, mi ha tirato in ballo senza che avessi alcuna responsabilità”.  Le sue frasi erano state precedute dalle dichiarazioni di uno dei legali:  “Prendiamo atto – aveva detto Nicola Marseglia – che Michele Misseri vuole intervenire. Non c’è nessuna pressione da parte nostra perché è tutto molto trasparente, molto chiaro. Se ha da dire qualcosa,  lo dica con chiarezza, magari non limitandosi ad affermare che la figlia e la moglie sono innocenti, ma ricostruendo i fatti e facendosi interrogare dal giudice e dagli avvocati”. Nelle dichiarazioni spontanee Misseri ha ribadito la sua ultima versione dei fatti e ha scagionato la figlia e la moglie, addossandosi tutte le responsabilità del delitto. Secondo quel che si è appreso, avrebbe accusato, per la chiamata in correità di Sabrina, il suo precedente difensore (prima di ufficio, poi di fiducia), l’avvocato Daniele Galoppa, che – per dichiarazioni di questo genere – lo avrebbe già denunciato per diffamazione. Sabrina Misseri ha raccontato di essere scesa nel garage per chiedere a Missseri se per caso avesse visto Sara. Il padre le avrebbe detto di no, e quando lei si è affacciata giù in garage – sostiene ancora Sabrina – non ha visto nulla. “Non è vero, ricorda male. Io dico la verità. Me lo ha chiesto da sopra – dice Misseri – quando mia figlia era in veranda io non le ho parlato. Sabrina non è venuta giù. Lei non ha visto nulla”. E ora Misseri sta ripetendo le dichiarazioni del memoriale nell’aula per l’udienza preliminare del tribunale di Taranto. L’udienza preliminare si è conclusa alle 15:00 dopo le dichiarazioni spontanee, il gup Pompeo Carriere ha deciso di rinviare a giovedì 20 ottobre la requisitoria dei pm, che dovrebbe durare circa quattro ore. Uscendo dal pribunale, Michele Misseri si è intrattenuto con i giornalisti: “Mia figlia ha ragione, sono io l’unico colpevole. Ho sentito che mi ha chiamato vigliacco e lei ha ragione. Sul conto di mia figlia e di mia moglie non ci sono le prove”.