Il processo per l’omicidio di Sara Scazzi si terrà a Taranto

La prima sezione penale della Cassazione ha rigettato la richiesta di rimessione del processo per incompatibilità ambientale avanzata dagli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, difensori di Sabrina Misseri. I legali chiedevano che ad occuparsene fosse il tribunale di Potenza.

Sabrina Misseri, accusata con la madre Cosima Serrano, di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere sarà processata a Taranto. In pratica, a modo di vedere degli ermellini, i giudici di Taranto, davanti ai quali venerdì si riaprirà dunque l’udienza preliminare, non sono in alcun modo condizionati nel prendere la decisione. Di diverso avviso era stata la pubblica accusa di piazza Cavour che mercoledì, a sorpresa, si era schierata dalla parte della difesa di Sabrina chiedendo che il processo venisse spostato da Taranto a Potenza per un “clima ambientale” che a suo dire si sarebbe “riverberato sulla serenità” dei giudici tarantini. Una tesi che evidentemente la prima sezione penale della Cassazione presieduta da Severo Chieffi non ha condiviso. Da qui il rigetto del ricorso con la condanna al pagamento delle spese processuali.