Si aprono le urne al voto nel 2012 tempo scaduto per Berlusconi

Il Cavaliere vuole tentare la carta delle urne. Elezioni anticipate: “Si voterà l’anno prossimo” è il Berlusconi pensiero. Siccome sospetti e liste di proscrizione accompagnano ogni disfatta, nell’elenco di Berlusconi sono finiti anche Bossi e Tremonti, che tuttavia persino Crosetto – suo acerrimo censore nel Pdl – per una volta ha teso a discolpare: “Non ha fatto in tempo a votare, stavolta non c’entra nulla. Non è per questo che se ne dovrebbe andare”. Il paradosso è che Tremonti e Scajola, uniti nell’assenza, sono divisi su tutto il resto. Tanto che – nel corso del rendez-vous con Berlusconi a palazzo Grazioli – tra le varie richieste l’ex titolare dello Sviluppo economico avrebbe inserito anche la testa del superministro. Potesse, il Cavaliere lo avrebbe già accontentato. Complotto, o peggio ancora incidente di percorso, il voto di Montecitorio è comunque il segno di una legislatura ormai morente, e la fiducia a cui intende ricorrere il Cavaliere appare come un pietoso lenzuolo per coprire la realtà dei fatti. Ma potrebbe trasformarsi in un rischio, che a quel punto certificherebbe la fine del governo. Verdini finora ha sempre azzeccato i numeri, è stato lui d’altronde ad assicurare a Berlusconi la fiducia il 14 dicembre, e anche stavolta è convinto che il premier supererà la prova: “Alla Camera prenderemo 322 voti. Facciamo 320, non di meno”. Ma il Pdl deve fare attenzione al malcontento che è montato nella Lega Nord e che Bossi fatica a gestire. Le avvisaglie di una rivolta si scorgevano tra i deputati veneti, stanchi di appoggiare l’esecutivo. A calmare le acque ci ha pensato Maroni, secondo cui la fiducia accompagnerebbe “un programma aggiornato di fine legislatura”, dall’orizzonte dunque limitato: gennaio 2012. Insomma, “si voterà l’anno prossimo”. Berlusconi però in questo ultimo scorcio lavora per sè: ddl sulla “prescrizione breve”, che se venisse approvato consentirebbero al premier di evitare la sentenza di primo grado sul “caso Mills”. Yna corsa contro il tempo con il tempo che per il governo è già scaduto.