Diventare mamme dopo un tumore al seno

Una buona notizia. Oggi è possibile per le donne diventare mamme anche dopo un tumore al seno. Lo dimostra il caso di Alberta. Dopo aver affrontato la chemioterapia, che ne ha compromesso la fertilità, è riuscita a rimanere incinta con le tecniche di fecondazione assistita grazie agli ovuli precedentemente congelati. Un caso emblematico, il primo di questo genere in Italia, annunciato dalla responsabile del Centro per l’infertilità e la procreazione medicalmente assistita presso il policlinico universitario S. Orsola Malpighi di Bologna, Eleonora Porcu, al congresso della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) in corso a Palermo. Alberta ha scoperto di avere un cancro tre anni fa. Oggi, a 37 anni e con la malattia alle spalle, è incinta di 3 mesi. Il tutto grazie agli ovociti che aveva deciso di crioconservare nel Centro bolognese prima di iniziare la chemio, cosciente dei rischi di infertilità cui sarebbe andata incontro a causa della terapia. Alberta, spiega Porcu, ”e’ stata sottoposta ad una mastectomia allargata e ad una chemio molto forte per un tumore al seno aggressivo. Precedentemente aveva crioconservato i suoi ovuli. Visto il tipo di cancro da cui era affetta, sensibile agli estrogeni – prosegue l’esperta – abbiamo utilizzato una tecnica particolare di stimolazione ovarica con un nuovo farmaco, il letrozolo, che consente il trattamento ormonale della paziente senza che gli stessi ormoni vadano ad ‘alimentare’ il tumore”. E la novita’ sta anche, appunto, nella tecnica all’avanguardia utilizzata. In questo modo, sono stati recuperati e congelati 16 ovociti. Lo scorso luglio, Alberta ha proceduto alla fecondazione assistita. La procedura della crioconservazione degli ovuli, spiega Porcu, ”è consentita dalla legge italiana, mentre non sarebbe stato possibile procedere alla crioconservazione degli embrioni, prevista per legge solo in casi eccezionali e non programmati”. Alberta non è la prima donna ad essere diventata mamma in Italia dopo un tumore e utilizzando ovuli congelati. Il primo caso del genere in assoluto al mondo, afferma Porcu, ”risale a tre anni fa, quando una donna, in trattamento a Bologna, ha concepito un figlio da ovuli congelati dopo aver effettuato una chemio per un tumore alle ovaie”.  Ma Alberta e’ il primo caso italiano di gravidanza dopo un cancro al seno. Il caso di Alberta dimostra che è possibile conservare la speranza ed il sogno di diventare madri nonostante il cancro.