Criminalità straniera scatenata a Gioia Tauro in manette Lucian Ciuciulescu, Antonio Bevilacqua ed Armando Mingodaro

Un cittadino rumeno di 36 anni è stato arrestato ieri pomeriggio dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro nel Reggino con l’accusa di violenza ad incaricato di pubblico servizio e lesioni personali. Gli uomini della Squadra Volante hanno fatto scattare le manette ai polsi di Lucian Ciuciulescu con l’accusa di aver fratturato una costola all’autista dell’autoambulanza del servizio 118 di Gioia Tauro che lo aveva soccorso a Rosarno in quanto colto da malore in stato di evidente ebbrezza alcoolica. Secondo la ricostruzione dei fatti operata dai poliziotti intervenuti presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Gioia Tauro a seguito dell’aggressione, l’ambulanza condotta dal malcapitato A.N. era intervenuta con personale medico e paramedico a Rosarno per prestare soccorso al Ciuciulescu il quale, riverso a terra ed evidentemente ubriaco, rifiutava insistentemente le cure. Dopo un’estenuante opera di convincimento a farsi soccorrere, lo straniero saliva a bordo dell’ambulanza ma, mentre stava per stendersi sulla lettiga con l’aiuto dell’autista, colpiva quest’ultimo con un forte pugno al fianco. Nonostante il dolore l’autista riusciva a condurre l’ambulanza all’ospedale di Gioia Tauro per garantire al rumeno le cure del caso. Sottopostosi anch’egli a visita medica, gli veniva diagnosticata un’infrazione dell’ottava costola destra con prognosi di trenta giorni. Il Ciciulescu, già noto alle forze di polizia per fatti analoghi, veniva arrestato e condotto alla casa Circondariale di Palmi per essere giudicato con il rito direttissimo. Nella notte, gli uomini della Squadra Volante traevano in arresto due soggetti di etnia rom Antonio Bevilacqua di 36 anni ed Armando Mingodaro di anni 27, il primo di Gioia Tauro e il secondo di Catanzaro, per furto aggravato di cavi di rame. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Reggio Calabria Carmelo Casabona, un equipaggio delle Volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro, sulla via Pontevecchio di Gioia Tauro, procedeva al controllo di un autocarro Iveco Daily con due individui a bordo che all’atto del fermo mostravano evidente nervosismo. L’ispezione del mezzo portava a scoprire che all’interno del cassone erano nascosti numerosi cavi di rame per un peso complessivo di quasi 18 quintali, nonché molti attrezzi atti allo scacco ed al taglio che i due ladri avevano utilizzato per asportare l”oro rosso”.  I due soggetti venivano tratti immediatamente in arresto e rinchiusi nella camera di sicurezza del Commissariato per essere giudicati questa mattina con il rito della direttissima. La notizia degli arresti veniva comunicata al Pm di turno Salvatore Dolce della Procura della Repubblica di Palmi diretta dal Procuratore Capo Giuseppe Creazzo. Dagli ulteriori accertamenti, è emerso il furto del notevole quantitativo di cavi di rame (18 quintali circa) è stato posto in essere in danno della società Telecom Italia.