Angela Merkel sempre più in difficoltà perde anche Berlino

Per la prima volta quest’anno, dopo una ripetuta serie di disfatte elettorali nelle sei regionali di Amburgo, Sassonia-Anhalt, Baden-Wuerttemberg, Renania-Palatinato, Brema e Meclemburgo, la Cdu ha mostrato un lieve segno di ripresa, salendo dal 21,3 al 23,5%. Ma questo non cambia che probabilmente dovrà rimanere all’opposizione anche per i prossimi 5 anni, come ha già fatto nell’ultimo decennio. Il borgomastro socialdemocratico uscente Klaus Wowereit, il cui partito è sceso dal 30,8 al 28,6% ha perduto come alleato la Linke, con cui ha governato dal 2001 ad oggi, ed ha adesso l’imbarazzo della scelta tra una Grosse Koalition con la Cdu ed un governo rosso-verde con gli ecologisti, anche se è quest’ultima ipotesi ad apparire come la più probabile. Per i Verdi di Renate Kuenast, che in tutti i sondaggi fino ad un anno fa sopravanzava Wowereit nelle preferenze dei berlinesi, la vittoria si è rivelata amara, poiché il partito ecologista pur salendo vistosamente dal 13,1 al 17,9% ha fallito l’obiettivo di sorpassare la Cdu, come appariva probabile fino a qualche settimana fa. Ancora più deludente è il risultato del voto per la Linke, che scende di quasi due punti dal 13,4 all’11,5% e deve dire definitivamente addio al governo della città. Ma il voto di Berlino ha confermato il declino dei liberali di Philipp Riesler, che hanno collezionato la disfatta più clamorosa racimolando un umiliante 2%, quasi un quarto dei voti raccolti nel 2006 (7,6%). Ad entrare nel “Municipio rosso”, dal colore dei suoi mattoni, con un sensazionale 8,9% sono invece i “Piraten”, una formazione di cui pochi berlinesi hanno capito esattamente gli obiettivi, ma che ha fatto il pieno del voto giovanile. Un sondaggio ha, infatti, rivelato che questo partito della rete, che propone l’introduzione dei trasporti gratuiti per tutti e la liberalizzazione delle droghe leggere, ha raccolto le simpatie del 46% dei giovani berlinesi fino a 29 anni di età. Il terzo successo elettorale consecutivo di Klaus Wowereit lo predestina adesso a giocare un ruolo rilevante sul piano nazionale, poiché appare molto probabile che potrebbe essere proprio il borgomastro gay della Capitale a sfidare Angela Merkel nelle elezioni per la Cancelleria nel settembre 2013. Anche se in dieci anni non è riuscito a migliorare la situazione economica della Capitale, oppressa da un debito di 63 miliardi di euro, con il più alto tasso di disoccupazione del Paese (13,3%) e con un abitante su cinque che vive con il sussidio di povertà, Wowereit continua a godere di un enorme capitale di simpatia, che gli ha permesso di fare una campagna elettorale incentrata quasi esclusivamente sulla sua persona. Per Angela Merkel il sospiro di sollievo tirato con la ripresa del suo partito è poca cosa rispetto ai guai che attendono la sua coalizione di governo.