La Roma delude mentre la Lazio incanta le due facce della Capitale

Esordio faticoso del Milan venerdì, 2-2 in rimonta con la Lazio. Spietato il Napoli di Cesena sabato (3-1 per i partenopei). Oggi si è rivista una Juve d’altri tempi, netta vincitrice nel nuovo stadio, un sonante 4-1 al Parma. E una Roma molto deludente, colpita ancora una volta dal figlio “rifiutato”, il cagliaritano Daniele Conti. Parte malissimo la nuova Roma di Luis Enrique. Pur puntando sul possesso palla, i giallorossi non riescono mai ad incidere. Il Cagliari compatto e ordinato di Donadoni tiene, finché “core ngrato” Daniele Conti non segna, alla metà del secondo tempo. La Magica rimane perfino in dieci, con l’espulsione di Jose Angel. Finché i sardi non sigillano definitivamente la vittoria al 90′ con El Kebir. A nulla serve il gol Daniele De Rossi allo scadere. Considerando l’eliminazione con lo Slovan in Europa League, la sensazione è che a Trigoria ci sia molto ancora da lavorare e soprattutto da assecondare la piazza romanista che chiede a gran voce di rispedire Luis Enrique in Spagna. L’Udinese ricomincia da dove aveva lasciato. Con una prestazione convincente a Lecce, 2-0 senza appello, gol di Di Natale e Basta. Identico risultato per la Fiorentina, che sistema il Bologna in casa con Gilardino e Cerci. Il Novara ritorna in serie A dopo più di cinquant’anni e non sfigura, rimontando un Chievo che si era portato sul 2-0 con Thereau e Pellissier: il pari è firmato da Marianini e Paci. 2-2 anche per Genoa e Atalanta. I liguri aprono le danze con Veloso, ma poi sale in cattedra tra i bergamaschi il talentino argentino Moralez con una doppietta. Mesto sancisce il definitivo pareggio. 0-0 senza infamia e senza lode, infine, tra Catania e Siena. I fantasmi delle ultime tribolate stagione sembrerebbero essersi diradati, a vedere la prima Juve di stagione. I bianconeri battezzano il nuovo stadio con una squillante vittoria, 4-1, contro un Parma apparso piuttosto in disarmo. Partita come un diesel, 1-0 dopo il primo tempo con il gol del neo acquisto Lichsteiner, nel secondo la squadra di Conte ha dominato, segnando a ripetizione con Pepe, Vidal e Marchisio. Malinconico gol della bandiera dell’ex incompreso Giovinco su rigore. E la partita è finita. Buona la prima per il Napoli che vince al debutto in campionato dopo ben diciassette anni: i partenopei sbancano il sintetico di Cesena (esordio assoluto per il campionato su questo terreno), vincendo 3-1 contro dei volenterosi romagnoli, rimasti però in dieci a partire dal ’55 , con l’espulsione del francotunisino Benalouane. Nel primo tempo infatti gli azzurri avevano fatto fatica, rimanendo inchiodati sull’uno a uno dopo la rete di Lavezzi in apertura e il pari di Guana. Per poi prendere il largo nella seconda frazione con Campagnaro e Hamsik. Alle ore 20:45, si chiude con Palermo-Inter. I siciliani non hanno più Pastore (e nemmeno Pioli, il tecnico assunto e subito cacciato da Zamparini), i nerazzurri sono un mistero tra infortunati e giocatori acquistati poco più di una settimana fa (Forlan e Zarate), ma Gasperini non ha molto tempo a disposizione, deve vincere e giocare in maniera almeno accettabile. Per chiarire il ruolo dell’Inter e per evitare di essere messo immediatamente in discussione. Non da un tifoso qualsiasi, ma dal suo presidente.