Il Friuli Venezia Giulia si mobilita contro l’abolizione delle province

Un incontro con il Presidente della Regione Renzo Tondo e con i Capigruppo in Consiglio regionale, non appena saranno noti i contenuti del disegno di legge costituzionale sull’abolizione delle Province, annunciato dalla manovra del Governo. E’ quanto stabilito dall’Ufficio di Presidenza dell’Unione delle Province del Friuli Venezia Giulia, presieduto da Maria Teresa Bassa Poropat, che si è svolto oggi a Udine. “Ribadisco ancora un volta – ha detto Bassa Poropat – che le Province sono consapevoli delle esigenze di risparmio imposte dalla crisi finanziaria e sono pronte a fare responsabilmente la loro parte, ma chiedono di condividere decisioni e procedure”. “Su temi così importanti – ha aggiunto – non è possibile accettare scelte calate dall’alto, soprattutto in considerazione del fatto che le Province ben prima della manovra avevano da tempo formulato, in un’ottica costruttiva e non di difesa corporativistica,  proposte concrete volte  alla riduzione dei costi e mirate alla razionalizzazione delle competenze tra enti locali, proponendo la riduzione di soggetti pubblici o partecipati dal pubblico che operano sul territorio e che si sovrappongono alle competenze provinciali come ad esempio Ato, Ater, Ezit,  Comunità montane e Consorzi”. La Presidente ha quindi ricordato che lo stesso Ufficio Studi del Senato ha già dimostrato come l’abolizione delle Province comporterà non una diminuzione bensì un aumento dei costi. Il contratto di lavoro dei circa 60 mila dipendenti delle Province italiane passando alle Regioni avrà un costo maggiorato del 20% e tornerebbe a crescere anche la spesa di molte funzioni che le amministrazioni provinciali svolgono da anni per conto delle Regioni. L’Ufficio di Presidenza dell’Upi regionale convocherà i primi giorni di ottobre il proprio Consiglio direttivo.