Vibo Valentia, il sindaco D’Agostino rende memoria a Vinicio Cortese

Con le recenti polemiche relative al gazebo, realizzato in piazza Garibaldi, che ha portato alla copertura della lapide del partigiano Saverio Papandrea, il sindaco Nicola D’Agostino, accogliendo la segnalazione di un cittadino, ha reso nuovamente visibile la targa del Partigiano Vinicio Cortese. A spiegarne i dettagli il Primo cittadino, che ha seguito direttamente i lavori che hanno reso visibile la lapide del caduto Cortese. “In questi giorni in cui è sorta agli onori della cronaca la vicenda legata alla lapide dell’eroe partigiano Saverio Papandrea, abbiamo ricevuto un’altra importante segnalazione, di una seconda lapide, sempre su corso Umberto, coperta totalmente dalla vegetazione. Si tratta del Partigiano Vinicio Cortese, altro eroe vibonese, la cui targa è stata apposta nel 1949 e che, da sopralluogo, ci siamo accorti essere coperta in modo completo. Fuori dalle polemiche, senza rendere vani gli appelli di coloro che in questi giorni hanno chiesto a gran voce che sia ridata giustamente dignità alla memoria del partigiano Papandrea, riteniamo altrettanto giusto rendere la stessa memoria e il medesimo rispetto anche al partigiano Cortese. Per la lapide di quest’ultimo abbiamo potuto agire in modo rapido, potando l’albero e rendendo la stessa, da molti ormai dimenticata, nuovamente visibile . La polemica sulle targhe sicuramente è stata importante, perché ha fatto conoscere anche alle generazione più giovani due grandi eroi morti per la libertà, le cui storie sono simili. Nato nel 1920 Papandrea, nel’21 Cortese, entrambi vibonesi, iscritti alla facoltà di Giurisprudenza presso l’università di Napoli, costretti ad interrompere gli studi per via delle vicende della guerra prima e della Resistenza dopo,  ed entrambi insigniti della laurea honoris causa dall’Università di Napoli. Storie dunque simili che meritano entrambe giusta e degna memoria”.