I lombardi pagano due mesi di vacanza ai consiglieri regionali!

Crisi? Non certamente al Pirellone e per i lombardi…che pagano oltre cinquanta giorni di vacanza ai propri consiglieri regionali. Tanti sono i giorni che passeranno tra l’ultima seduta che si è tenuta prima della pausa estiva e la prossima, che salvo sorprese dovrebbe essere fissata il 20 settembre. Una vacanza di oltre 50 giorni, dal 29 luglio al 20 settembre, nonostante le sole 16 sedute effettive fatte dall’inizio dell’anno. E nonostante lo stipendio che oscilla tra gli otto e i diecimila euro mensili. Anche le riunioni delle commissioni, che dovevano iniziare già questa settimana, sono state rinviate alla prossima. Un record che arriva dopo la pausa forzata di ben settanta giorni tra il 19 aprile e il 28 giugno, in concomitanza con una campagna elettorale, quella per Palazzo Marino, che con il Pirellone non aveva nulla a che fare. Nel 2010 era andata allo stesso modo, ma almeno, allora, c’era stata la giustificazione della corsa per il Pirellone.  Nel frattempo dal mese di luglio giacciono in attesa di essere discussi ben tre progetti di legge che prevedono, tra l’altro, la riduzione del 10 per cento degli stipendi del consiglieri, l’abolizione dell’assegno vitalizio per gli ex consiglieri, il taglio del dieci per cento delle spese per la comunicazione dell’ufficio di presidenza, degli assessorati e dei singoli gruppi rappresentati nell’aula. Il primo del Pd, il secondo della Lega e il terzo del Pdl. L’opposizione di centrosinistra al Pirellone non ci sta e reagisce. “La nuova legge regionale sui costi della politica deve essere approvata entro ottobre – tuona il segretario regionale Pd Maurizio Martina – Se ce l’avessero chiesto noi eravamo pronti anche a saltare la pausa estiva. Ora non ci cono più alibi o scuse. Spero che l’esempio del consiglio regionale sia seguito anche dalla giunta di Formigoni. Siamo stati noi i primi a proporre l’abolizione del vitalizio per gli ex consiglieri regionali”.