Gioia Tauro, i pescatori calabresi in festa per la Madonna di Porto Salvo

Come ogni anno la devozione popolare si farà sentire alla Marina di Gioia Tauro (RC). Dopodomani, infatti, scoccherà il momento più importante dell’anno per tutto il rione del pescatori della città portuale. Si rinnova la festa in onore di Maria Santissima di Porto Salvo. “A festa da’ Madonna”, come viene chiamata in vernacolo dai pescatori di questa splendida terra, segna una fase di passaggio, chiude l’estate ed apre l’autunno. La festa marinara per eccellenza, festa umile dei pescatori, ma soprattutto festa del culto dell’amore materno della Vergine Maria, rinnova il patto di fede tra i gioiesi e la Madonna. La Signora viene portata attraverso le caratteristiche vie del borgo marinaro inghirlandate. I gioiesi, in particolare “i marinoti”, attendono trepidanti il passaggio della statua fino al suo arrivo in mare per la processione nelle acque del Mar Tirreno (vedi una foto di archivio). Una grande testimonianza di amore verso la “Mamma Celeste”. La festa della Madonna non è vista come una semplice festa di quartiere, ma come una festa patronale a tutti gli effetti, per via delle antiche tradizioni . Tutta la Marina per la festa cambia aspetto, diventa più bella ed affascinante: la festa è anche l’occasione per riscoprire ed avvicinarsi alle proprie origini, soprattutto per le famiglie di umili pescatori; la festa è la completa esaltazione di tutto il quartiere e soprattutto di Maria Vergine, che veglia e protegge sempre i suoi figli. Di mattina , si svolge presso la chiesa la solenne svelata del simulacro e  nel pomeriggio la Santa Messa  e l’allocuzione del parroco, don Gianni Gentile in un clima di profonda spiritualità e partecipazione. Maria appare agli occhi dei fedeli e benedice tutto il popolo, asciugando qualche lacrima e leviando alcuni dolori, portando il suo sorriso ed il suo messaggio di speranza, di consolazione e di amore. Grande è l’attesa per l’affascinante processione a mare  e la benedizione delle acque, dove ogni anno, con la partecipazione delle Autorità civili, militari e religiose viene gettata in mare una corona di alloro in omaggio a tutti quelli che il  mare ha voluto con sé.  Poi sul far della sera, in un incipiente crepuscolo, quando il sole è già calato oltre il mare e le stelle a tatuare il cielo, la Sacra statua di Maria in atto di benedire, viene ospitata insieme alle autorità religiose e civili e la banda dei musicanti,  su una speciale barca, che seguita da un corteo di altre barche, sotto l’attenta supervisione degli abili uomini della Guardia Costiera. Fa il giro nello splendido scenario del litorale. Una commossa folla di fedeli osserva e prega assiepata a terra, esplodendo di gioia quando in un carosello di fuochi pirotecnici che illuminano il mare a giorno la Vergine Maria  arriva  a terra. Ma, il culmine dell’emozione si tocca nel momento, imperdibile, della “fujutina”: la Madonna viene accompagnata  di corsa in chiesa dai “marinai-portatori”,  tra un bagno di folla  che applaude, piange di gioia e grida  all’unisono: “Viva Maria”.