Berlusconi mai così debole ed indeciso è arrivata l’ora di lasciare

L’Italia è alla frutta. Berlusconi è al tramonto ed Alfano vive un mondo tutto suo quando “farnetica” annunciando che il Cavaliere sarà ricandidato nel 2013. Viviamo in un Paese a rischio default, senza credibilità internazionale, in cui tutti ma davvero tutti sanno che il Governo non esiste più, che non è i grado di decidere in maniera autorevole dove tagliare. Prima l’abolizione delle province, poi gli interventi sulle pensioni, poi l’aumento dell’iva…Uno stato confusionale che rischia di portare alla fine, al baratro. L’ultima tra le ultime “invenzioni” è la possibilità per il Fisco di intervenire coattivamente per il recupero delle somme non riscosse del condono tombale del 2002. Il contribuente dovrà pagare entro il termine perentorio del 31 dicembre 2011, altrimenti scatta “una sanzione pari al 50%” delle somme in questione e l’Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza potranno sottoporre a controllo la sua posizione relativa a tutti i periodi di imposta successivi a quelli condonati. La manovra introduce inoltre la spending review, ovvero la revisione integrale della spesa pubblica. È stato approvato un emendamento del Pd riformulato che aveva già ricevuto l’appoggio del ministro dell’economia. La norma impegna il Governo a presentare un “programma per la riorganizzazione della spesa pubblica” che indica tra gli obiettivi l’accorpamento degli enti di previdenza (aprendo la strada a una super Inps), all’integrazione operativa delle agenzie fiscali, il coordinamento (ma non l’accorpamento) delle attività delle forze dell’ordine. Arriva anche la tassa (un’imposta di bollo del 2%, di minimo 3 euro) sui trasferimenti di denaro all’estero attraverso le agenzie “money transfer” o altri intermediari finanziari. Che non vale però per le persone fisiche munite di matricola Inps e codice fiscale. Una misura voluta dalla Lega Nord e approvata con il “no” dell’opposizione perché, ha spiegato Giovanni Legnini (Pd) “colpisce anche gli immigrati”. Salvo inoltre il numero chiuso per le farmacie, mentre dal 2015 le maggiori entrate derivanti dalla lotta all’evasione saranno destinate alla riduzione della pressione fiscale.