Friuli Doc, ultimi dettagli al lavoro Comune e Confcommercio

Friuli doc, la più importante rassegna enogastronomica della regione è ormai alle porte. In vista della kermesse in programma dal 15 al 18 settembre a Udine, si è tenuto oggi, 31 agosto, un incontro tra il vicesindaco e assessore alle Attività Economiche del Comune, Vincenzo Martines, e il presidente del mandamento udinese di Confcommercio, Giovanni Pavan, per chiarire gli ultimi aspetti della manifestazione. Tra i punti in discussione l’assetto di via Gemona, quest’anno non direttamente interessata da Friuli doc in quanto, come annunciato più volte, gli stand tornano nella loro storica collocazione di piazza XX Settembre dopo i lavori di rifacimento del plateatico. “Come sempre abbiamo fatto, e come sempre faremo, tutti gli esercenti che vorranno delle deroghe per poter allestire tavoli o piccoli stand fuori dai loro locali durante la kermesse possono continuare a farlo così come hanno sempre fatto. Con un punto fermo, però. Ovvero che il nucleo storico della manifestazione resti inalterato all’interno dell’area da sempre dedicata a Friuli doc. Non c’è niente da ripensare, quindi, perché da questo punto di vista non c’è nulla di nuovo rispetto al passato”. Martines, in questo modo, risponde anche a chi, in via Gemona, ha lamentato sulla stampa locale il fatto di essere stato tagliato fuori dalla rassegna e di essersi visto negare l’occupazione di suolo pubblico per l’allestimento di chioschi. Il vicesindaco si dice sorpreso per il fatto che, stando a quanto dichiarato alla stampa, esercenti e negozianti siano “caduti dalle nuvole” alla notizia che la manifestazione non si sarebbe svolta quest’anno in via Gemona. “Sono due anni – spiega Martines – che diciamo che gli stand prima ospitati in piazza XX Settembre, e temporaneamente spostati in via Gemona, sarebbero tornati nella loro collocazione originaria non appena conclusi i lavori di rifacimento del plateatico. Questo non vuol dire – prosegue – che i pubblici esercizi a ridosso della manifestazione siano stati esclusi. Per quanto riguarda il borgo di via Gemona, poi, stiamo valutando gli ultimi aspetti per accontentare le richieste arrivateci”. Come già accade in altre vie del centro storico, che pur non ospitando stand della manifestazione fanno comunque parte della geografia della kermesse, i pubblici esercizi possono chiedere l’autorizzazione all’occupazione per l’allestimento di piccoli chioschi. Autorizzazione che non è mai stata negata a nessuno che si trovi in queste condizioni. “Pensiamo ad esempio – chiarisce il vicesindaco – a via Battisti o via dei Calzolai. Qui non ci sono stand di Friuli doc, ma trovandosi nell’area della rassegna hanno sempre ottenuto e, se richiesto, otterranno sempre le necessarie autorizzazioni”. Stesso discorso, quindi, per i tre pubblici esercizi che si trovano all’inizio di via Gemona e che hanno chiesto il permesso per l’occupazione di suolo pubblico. “Questi locali – rassicura Martines – si trovano esattamente tutti nell’immediata vicinanza con l’Oasi Giovane di Friuli doc davanti palazzo Antonini e sono considerati quindi come tutti gli altri nell’area della manifestazione. Di conseguenza non solo non abbiamo negato loro i permessi, ma addirittura li abbiamo contattati per sollecitare l’invio delle richieste agli uffici del turismo”. Piena disponibilità, infine, anche nei confronti di tutti i consorzi, proloco, associazioni di via e borghi storici cittadini che vogliano partecipare alla kermesse enogastronomica. “Se ci viene presentato un progetto realizzabile e autogestito dal punto di vista logistico e organizzativo e della sicurezza – conclude l’assessore –, non ci tireremo di certo indietro, così come non abbiamo mai fatto, nonostante ora i tempi inizino ad essere veramente stetti. Va da sé che l’area interessata è sempre quella storicamente impegnata, ovvero quella più prossima al nucleo della manifestazione”.