Vibo Valentia, sanità penalizzata dal Pdl

“Riconoscere il fallimento del proprio operato piuttosto che addossare responsabilità ad altri, è troppo facile oggi ergersi a paladini e cavalcare l’onda lunga del malumore che da troppo tempo serpeggia tra i cittadini e gli stessi operatori sanitari”. E’ l’affondo di Maria Limardo, esponente vibonese e nazionale dei finiani, nei confronti degli ex “camerati” del Pdl. Un ‘jaccuse sulla questione sanità a Vibo Valentia. “Non si può sottacere che la situazione odierna è rigorosamente figlia del piano sanitario di rientro e delle stringenti direttive regionali e nazionali. Dove erano i nostri responsabili regionali e nazionali allorquando si certificava la morte della sanità vibonese in assoluto la più penalizzata di tutte le province? Cosa è rimasto di quelle affermazioni di cui ancora risuona l’eco e con le quali si propagandava la soluzione dei problemi della sanità grazie ai nuovi provvedimenti? Purtroppo tutti sapevano quali sarebbero stati i devastanti effetti del piano tanto che lo stesso Governatore Scopelliti non ha potuto che difendere l’operato della Commissione Straordinaria, difesa che non può che rendere incomprensibile la valenza politica della sollecitazione fatta ai sindaci da parte del Consigliere Salerno di ricorrere all’Autorità Giudiziaria per l’annullamento della delibera Commissariale. Risuonano ancora nelle orecchie degli elettori serresi le promesse della recente campagna elettorale gridate a gran voce da tutti i più autorevoli rappresentanti del Pdl allorquando veniva fatto apparire il miraggio di un ospedale all’avanguardia. Su tutto però ciò che rimane davvero incomprensibile, a meno che -come dicono i malpensanti- non vada ricercata nella mancata soddisfazioni di chissà quali richieste, sono le ragioni che sistematicamente inducono il senatore Bevilacqua ed il consigliere Salerno ad agitare il vessillo della pulizia e della trasparenza e che prima li ha spinti, dopo un breve periodo di idillio, ad attaccare pesantemente l’allora Commissario Sarlo ed oggi  l’attuale Commissione Straordinaria rea anch’essa di non avere attuato quella necessaria discontinuità rispetto al passato che ha prodotto l’onta del commissariamento per mafia “necessaria per ripartire correttamente ed evitare ogni possibile influenza negativa”. Se il consigliere Salerno ed il senatore Bevilacqua sono a conoscenza, come sembra dalla lettura dei loro articoli, di fatti e circostanze ulteriori e gravi hanno il dovere morale prima che giuridico di rendere edotta l’opinione pubblica e, al contempo, le Autorità competenti”.