Pozzallo, clandestini pericolo sociale danneggiano il centro di soccorso

L’Italia non può tollerare oltre le violenze dei clandestini che dalla Puglia alla Calabria alla Sicilia devastano il Paese che li accoglie con eccessiva generosità ripagata da barbarie ed inciviltà. Tant’è che i nordafricani hanno messo in atto una notte di guerriglia al centro di primo soccorso di Pozzallo in provincia di Ragusa dove circa cento immigrati hanno cercato di fuggire dalla struttura usando pezzi di ferro staccati dai letti a castello per spaccare i vetri delle porte d’ingresso dell’edificio. A fronteggiare la rivolta una quindicina di agenti che poco hanno potuto fare per fermare gli extracomunitari, trasferiti a Pozzallo nei giorni scorsi da Lampedusa. Sedici dei fuggitivi sono stati rintracciati subito, ma una cinquantina mancano ancora all’appello e vengono ricercati dalle forze dell’ordine. Tredici immigrati sono stati arrestati con l’accusa di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Cinque agenti di polizia sono rimasti feriti negli incidenti e sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Modica, da dove sono stati poi dimessi.