Gioia Tauro, ferragosto nella Piana con i rifiuti sotto l’ombrellone

Davvero un dramma, un incubo. Torna l’emergenza rifiuti nella piana di Gioia Tauro proprio nel ferragosto, il periodo in cui gli operatori economici, speravano di prendere una piccola boccata d’ossigeno. Il commissario regionale Graziano Melandri con una ordinanza ha adottato delle importanti modifiche per il conferimento dei rifiuti solidi urbani di molti centri della Piana reggina. L’efficacia del provvedimento commissariale è partita lo scorso 5 agosto e durerà fino al prossimo primo settembre. Per il commissario “l’impianto di Gioia Tauro non ha la capacità di poter gestire il maggiore quantitativo di rsu prodotto dalla totalità dei comuni conferenti nel periodo estivo e pertanto risulta necessario rimodulare a breve termine i flussi dei conferimenti nell’impianto al fine di garantire il corretto smaltimento”. Quindi rifiuti aumentati e spostati. Una misura preventiva per evitare disservizi, che comunque già si registrano per molti comuni dal momento che la discarica Eco inerti di Pianopoli, nel lametino, è sottoposta ad un costante aumento di conferimenti. I comuni “dirottati” sono: Palmi, San Ferdinando, Rosarno, Taurianova, Polistena, Cittanova, Rizziconi, Laurena di Borrello, Cinquefrondi, Oppido Mamertina, Melicucco, Sant’Eufemia d’Aspromonte e Rizziconi. Non toccato, invece il municipio di Gioia Tauro, che ha pagato nei mesi scorsi un prezzo molto alto durante il periodo di punta nell’emergenza rifiuti. Tutti centri questi che in regime di normalità scaricano presso l’impianto di contrada “Cicerna”. La rotazione comporterà in totale uno spostamento di sei giorni su Pianopoli e per 18 su Gioia Tauro. La rotazione è suddivisa in gruppi: Taurianova va con Rosarno; Polistena con Cittanova (unitamente a Bagnara); mega gruppo invece con Rizziconi, Laureana, Oppido, Cinquefrondi, Melicucco e Sant’Eufemia. Palmi invece abbinato con San Ferdinando. Il sindaco di quest’ultimo comune, Domenico Madafferi, è furioso: “È impensabile – ha dichiarato – che con l’impianto ad un chilometro di distanza dobbiamo arrivare a Pianopoli. Gli effetti delle emissioni le subiamo noi. Non si capisce come mai Gioia Tauro sia autorizzata ogni giorno a scaricare qui e noi che siamo più vicini no. Stiamo valutando la possibilità di impugnare l’ordinanza del commissariale”.