Rizziconi, vertenza clinica San Francesco situazione assurda

“Siamo abituati a vederne di tutti i colori nella Piana di Gioia Tauro ma, quello che sta accadendo alla casa di riposo per anziani, San Francesco d’Assisi di Rizziconi, supera ogni limite di decenza, fino ad arrivare al punto di imbrogliare le carte per non pagare gli stipendi a lavoratori licenziati da oltre 3 mesi. Questo è ciò che ha fatto il legale rappresentante della fondazione, inventandosi il salto in lungo, evitare gli ostacoli delle mensilità pregresse e pagare soltanto il mese di luglio. Adottando questo atto di furbizia senza eguagli, i 20 licenziati non prendono neanche un centesimo e si tenta, tra una gita e l’altra del gruppo dirigente della casa di riposo, di tappare la bocca solo a quei lavoratori che si rompono la schiena messi da tempo sotto scopa con minacce di licenziamento. Le mensilità insolute sono quelle di Aprile, Maggio, Giugno e 14^ per tutti i lavoratori, quelli in servizio e quelli licenziati e ancora, tutti quanti aspettano da anni di avere i soldi di altri sei mesi di lavoro. Settembre 2008 a Gennaio 2009 e poi ancora, i 20 licenziati devono ricevere il trattamento di fine rapporto. In questa desolante cornice, pagare solo i dipendenti e non pagare i licenziati, si intravede l’ennesima carognata lanciata all’indirizzo di Madri e Padri di famiglia messi in mezzo alla strada senza un centesimo e senza un lavoro. Questo modo di fare si può leggere soltanto come l’aberrante incomprensibile atto di vendetta verso la classe operaia dei licenziati che non ha inteso sottomettersi ai voleri e al bastone del padrone. Sembrerebbe quasi si stia tentando addirittura di indurre questi poveri disperati a compiere atti di violenza per farli passare, dall’attuale azione di denuncia e rivendicazione a quella di colpevolezza e/o sottomissione. Insomma non si comprende se viviamo l’era del secondo millennio oppure quella del 1900 in tutti i suoi lati bui superati della guerra di liberazione. Queste persone, se pur nella loro indigenza, sono uomini e donne libere, non coglieranno certamente le provocazioni lanciate continuamente dallo Staff dirigenziale della casa di riposo ma, si limiteranno, così come più volte hanno fatto, a denunciare pubblicamente assieme alla F.P. CGIL che li rappresenta, tutto quello che si manifesta al di fuori della legalità e del vivere civile. Tuttavia constatiamo con rammarico che, nonostante le continue denunce inoltrate alle forze dell’ordine, al Governo Regionale e all’ASP, non hanno ancora prodotto nessun risultato, a nostro avviso necessario per dipanare questa matassa che continua ad ingarbugliarsi al punto tale da non servire più. Potremmo pensare che forse è questo l’intento del Governo Regionale e poco  importa se saranno strozzate le vite di tante persone per bene e la fondazione smetta di esistere. Oggi però la misura è colma e si rende oltremodo necessario intervenire ai livelli superiori per garantire la necessaria legalità e giustizia sociale verso chi, pur avendo lavorato onestamente per decenni, con grande sacrificio è importante profitto sociale, si ribella alle ingiustizie, non solo per se stesso ma soprattutto per le persone anziane ricoverate a Rizziconi senza voce e senza forza per farsi sentire. Non possono oltremodo conciliare la loro disperazione famigliare a confronto con il vivere agiato della Legale rappresentante della Fondazione Opera S. Francesco d’Assisi di Rizziconi e del suo staff. Serve, invece, riportare le finalità vere dell’Opera Fondazione, nata e cresciuta per aiutare gli indigenti e i poveri viandanti, non certamente per creare di nuovi poveri e buttare disperazione nelle famiglie dove si sentono già i morsi della fame. Ad ogni modo, visto che nessuna delle istituzioni interpellate ha ritenuto opportuno intervenire su un così grave e drammatico tema, si è deciso, assieme ai lavoratori licenziati e non, di chiedere al Governo, nel rispetto della legge sui commissariamenti, di intervenire con i poteri sostitutivi dello Stato affinché si metta la parola fine a tutta una serie di vessazioni obbrobriose che ledono la dignità delle persone licenziate e mettono a rischio l’assistenza degli anziani ricoverati per tutta una serie di interventi di cassa e di gestione incomprensibili e deleteri. Pertanto, ritenendo che la fattispecie dei 20 licenziamenti collettivi, di un continuo indebitamento irrisolto datato 2008, del conseguente dissesto finanziario che non permette il pagamento degli stipendi (6 del 2008/2009 e 4 del 2011), di tutte le ragioni esplicitate e di quelle che potranno essere accertate siano elementi di giusta causa per attivare l’intervento straordinario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi della Legge n. 400 del 1988, n. 270 del 1999 e n. 347 del 2003 e successive integrazioni, attraverso una Gestione Commissariale atta a trovare la giusta soluzione al reintegro dei 20 lavoratori licenziati e il ripiano del bilancio della Casa di Riposo e protetta “Fondazione Opera S. Francesco” di Rizziconi, convenzionata con la Regione Calabria e l’ASP di Reggio Calabria”. Lo scrive in una nota stampa il segretario generale Fp Cgil Giuseppe Gentile.