Viareggio, in cento mila contro l’asta dei bagni…

Tuffo corale di protesta organizzato dai balneari — e nato da una idea della Stops.it — per chiedere la deroga alla direttiva europea che impone la messa all’asta delle concessioni demaniali a partire dal 2015. Da Forte dei Marmi al litorale pisano — passando per Marina di Pietrasanta, Lido di Camaiore e Viareggio — alle ore 16:33 di sabato il tuffo ha coinvolto più delle centomila persone sperate dagli organizzatori, le quali si sono buttate ognuna tenendo in mano un lembo del gigantesco striscione di 2 chilometri e 800 metri con su scritto — a ripetizione — “Sì alla deroga per salvare il turismo balneare” .”Siamo soddisfatti per la riuscita della manifestazione — ammette Luca Petrucci, presidente dell’associazione balneari di Lido di Camaiore — A vista d’occhio erano veramente tanti, sicuramente i centomila tuffatori auspicati li abbiamo raggiunti senza problemi. E’ probabile che abbiamo anche “sforato” anche se, a esser sinceri, abbiamo temuto che l’iniziativa non riuscisse”. A dare il via “all’operazione anti Bolkestein” ci ha pensato il volo di un aeroplano che — con attaccato alla coda lo striscione “Sì alla deroga per salvare il turismo” — col suo passaggio ha dato il segnale per far partire i tuffatori alla volta del mare. Un ‘effetto domino’ strepitoso che ha lasciato a bocca aperta anche le numerose persone accorse sopra il pontile del Lido per gustarsi l’iniziativa. Adesso i balneari non si vogliono fermare. “Di sicuro adesso non ci fermiamo qui — precisa Petrucci — anche perché sarebbe un grosso errore farlo. Confermo che siamo soddisfatti ma questa è solo un’altra tappa verso il traguardo che dev’essere il passaggio della deroga alla direttiva. Non possiamo fermarci perché sono in ballo i posti di lavoro e il futuro di migliaia di famiglie. Si parla anche di andare a fare un presidio ad Arcore, sotto la casa del presidente del consiglio e di andare anche a Bruxelles”.