Luglio nero per i gestori degli stabilimenti balneari

Impietose le cifre per gli operatori turistici: due milioni di presenze in meno sulle spiagge italiane. A causa delle piogge e delle temperature basse rispetto allo scorso anno si sono registrati cali in tutte le regioni italiane, con un picco del 25% rilevato in Liguria. I dati sono del Sindacato italiano balneari, che sul suo sito web pubblica i risultati di una indagine non ancora definitiva. Si salvano solo le isole, dove comunque le presenze dei bagnanti sono diminuite del 5%. “La causa principale è da individuare nelle avverse condizioni atmosferiche – dice Riccardo Borgo, presidente del sindacato che associa circa 10.000 imprese e aderisce alla Fipe-Confcommercio – le piogge e le temperature quasi autunnali hanno sconsigliato i turisti a venire in spiaggia. Diverse mareggiate, poi, hanno amplificato il fenomeno erosivo su lunghi tratti di litorale con il risultato che molti stabilimenti balneari, oltre ad aver subito danni alle attrezzature, sono stati costretti a diminuire il numero degli ombrelloni a disposizione dei clienti ma, soprattutto, a modificare i servizi offerti in funzione del ridotto spazio utilizzabile”. Nei fine settimana di luglio la si e’ registrato il tutto esaurito, ma nei giorni feriali i lettini rimasti nei depositi sono stati moltissimi. “Sfortunatamente contro i capricci di madre natura possiamo fare poco – continua Borgo – anche se la politica degli imprenditori da anni e’ rivolta a riqualificare e migliorare le proprie strutture con una grande attenzione alla qualita’ e alla difesa dell’ambiente, senza la sabbia non possiamo fare miracoli. E’ assolutamente necessario avviare un monitoraggio dettagliato su tutti i circa 8.000 chilometri di costa della nostra Penisola individuando quei tratti di litorale su cui intervenire al piu’ presto con opere di ripascimento o di consolidamento”. Ad agosto la situazione dovrebbe migliorare: “Confidiamo che ad agosto sia possibile invertire questa tendenza, anche in considerazione del fatto che questo continua ad essere il mese preferito dagli italiani per le vacanze – conclude Borgo – non ci illudiamo, pero’, di poter ‘raddrizzare’ una stagione turistica 2011 cominciata davvero male”.