Gioia Tauro, pronta la lista per i cassaintegrati al Porto

“La vertenza sul porto di Gioia Tauro non è finita con la firma dell’accordo sui criteri della cassa integrazione, comincia adesso”. Così i dirigenti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, hanno commentato in una conferenza stampa che si è svolta stamani presso l’Autorità Portuale l’avvio degli ammortizzatori sociali dei dipendenti di Med Center. “Era necessario – ha aggiunto – raggiungere un accordo per evitare che a decidere chi venisse collocato in Cigs fosse solo l’azienda. Noi siamo soddisfatti dall’esito del referendum che ha fatto emergere la maturità dei lavoratori in una fase delicata della vita del porto”. Soddisfatti ma consapevoli che la vera partita si giocherà sui tavoli romani Nino Calogero della Cgil, Annibale Fiorenza e Nino Sigilli della Cisl, Peppe Rizzo della Uil, Francesco Cozzupoli ed Antonio Franco dell’Ugl. “Adesso occorre fare chiarezza sui piani industriali e sugli impegni aziendali nei confronto con il Governo e la Regione – ha detto Antonio Franco – noi abbiamo fatto la nostra parte adesso tocca ad Mct fare chiarezza sul futuro a cominciare dall’uso delle banchine”. Per Nino Calogero si tratta di “un accordo che non mette in discussione i diritti come qualcuno ipotizza. Non ci sono somiglianze con la vicenda Pomigliano. Sono due cose diverse. La vera sfida sarà sui tavoli del Governo e della Regione quando dovremo costruire il futuro del porto”. In sintonia anche Fiorenza della Cisl secondo il quale “abbiamo raggiunto un accordo che guarda al futuro e che toglie l’alibi ad Mct e ad Aponte che avevano dichiarato che il porto non cresce a causa delle percentuali di assenteismo”. E sul Sindacato Unitario dei Lavoratori che non ha firmato l’accordo gli esponenti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno detto che: “Abbiamo fatto un pezzo di strada insieme, poi il Sul ha ritenuto di non dover andare fino in fondo dimostrando che non ha avuto il coraggio di scegliere”.