Macerata, torna in scena allo Sferisterio Rigoletto diretto da Andrea Battistoni

In scena sabato 30 luglio alle ore 21 (repliche 4-6 agosto), allo Sferisterio di Macerata, RIGOLETTO di Giuseppe Verdi, in una nuova produzione dello Sferisterio Opera Festival in coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini e il Circuito Lirico Lombardo con la direzione del giovane e acclamatissimo Andrea Battistoni, la regia, le scene ed i costumi di Massimo Gasparon, disegno luci di Sergio Rossi, con Ismael Jordi (Duca di Mantova), Giovanni Meoni (Rigoletto), DesirÈe Rancatore (Gilda), Alberto Rota (Sparafucile), Tiziana Carraro (Maddalena), Annunziata Vestri (Giovanna), Lucio Mauti (Marullo), Enrico Cossuta (Matteo Borsa), William CorrÛ (Il Conte di Ceprano), Antonio Barbagallo (un usciere di corte), Silvia Giannetti (un paggio della Duchessa). Rigoletto, melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal dramma di Victor Hugo Le Roi s’ amuse, è la seconda opera lirica del cartellone dello Sferisterio Opera Festival, firmata da Verdi e prosegue l’omaggio che lo Sferisterio dedica al compositore in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il capolavoro di Verdi è proposto in un nuovo allestimento, in coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini e il Circuito Lirico Lombardo, con la direzione di Andrea Battistoni, uno dei giovani direttori emergenti nel panorama musicale internazionale e Primo Direttore Ospite del Teatro Regio di Parma, regia, scene e costumi di Massimo Gasparon, disegno luci di Sergio Rossi. Nel cast il soprano Desirèe Rancatore, riconosciuta a livello internazionale per il virtuosismo del canto grazie a un assoluto dominio della coloratura e dei sovracuti ed proprio grazie al ruolo di Gilda in Rigoletto che si è consolidata come una delle voci liriche più seducenti a livello internazionale. In piena carriera da più di quindici anni è attiva anche in ambito concertistico nelle più prestigiose istituzioni, teatri e sale da concerto del mondo ed ha collaborato con insigni direttori d’orchestra e registi ottenendo consensi e successo di pubblico e critica. Allo Sferisterio ha debuttato nel 2004 nel ruolo di Olympia ne Les Contes d’Hoffmann di Offenbach con la regia di Pier Luigi Pizzi. … stata definita un’ interprete moderna in grado di mettere da parte i vecchi clichè delle Gilde “di coloratura” d’altri tempi, senza per questo non mettere in luce una notevole perizia tecnica. La storia è imperniata sul conflitto emotivo tra la posizione pubblica di Rigoletto come buffone ufficiale di corte e la sua vita privata di padre attento e dedito ma clandestino. La dicotomia interiore del personaggio del titolo è resa sia musicalmente che nella caratterizzazione psicologica in tutto lo spessore tragico della sua condizione umana: buffone ma triste, rancoroso e provocatore ma dolorosamente afflitto, una personalità contrastata e proprio per questo così umana. Gli altri personaggi dall’approssimata caratterizzazione  psicologica,  quasi convenzionali  prendono corpo e spessore e credibilità  se rapportatati a una più ampia geografia del sentimento e della condizione umana. In Rigoletto risalta la grande maestria di Verdi nel combinare musica e trama:  l’inimitabile concisione della prima scena e la musicalità dell’intera partitura rendono l’intreccio e l’intera gamma delle emozioni dei personaggi passando dall’euforia alla disperazione.

Luca D’InnocenzoLa Scansione.net