Fermo, la provincia aderisce alla campagna l’Italia sono anch’io

Il Consiglio provinciale di Fermo, su proposta del Consigliere Renzo Franchellucci (Partito Democratico), ha aderito alla campagna nazionale “L’Italia sono anch’io”, condividendo i valori ed i contenuti espressi nel suo manifesto, il cui scopo è quello di riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e del dibattito politico il tema dei diritti di cittadinanza e la possibilità, per chiunque nasca o viva in Italia, di partecipare alle scelte della comunità di cui fa parte perché riconoscere i diritti significa anche rendere parte ai doveri di una nazione. Il suo intervento è servito a chiarire le problematiche che incontrano i figli degli immigrati che, se nati in Italia, al compimento della maggiore età, hanno solo un anno di tempo per poter richiedere la cittadinanza. Al contrario, per i ragazzi stranieri non nati in Italia ma che qui hanno vissuto e studiato, al compimento dei 18 anni si trovano ad essere stranieri sottoposti al permesso di soggiorno, e qualora non studino o non lavorino diventano clandestini proprio in quel Paese che considerano la loro vera patria. E’ quanto mai fondamentale, ha rimarcato lo stesso Franchellucci, progettare un’autentica politica dell’integrazione, considerando che nel nostro Paese vivono oltre 5 milioni di stranieri e 900mila sono minorenni. Inoltre, occorre una riforma dei criteri per l’acquisizione della cittadinanza e del diritto al voto perché quanto più una persona si sente parte di una comunità, tanto più contribuirà positivamente alla comunità stessa. La Provincia di Fermo, prima in Italia ad aderire con atto deliberativo consiliare, sulla scia di questa campagna si impegna quindi a sostenere il diritto alla cittadinanza dei ragazzi figli di migranti attraverso un’azione di sensibilizzazione, coinvolgimento e coordinamento dei 40 Comuni e di prodigarsi affinché i “nuovi italiani” siano accompagnati nello svolgimento dell’iter burocratico attraverso gli sportelli provinciali, in collaborazione con quelli comunali e sindacali, allo scopo di fornire loro la dovuta consulenza ed assistenza, facendo particolare attenzione al Censimento che si svolgerà quest’anno. I ragazzi stranieri di seconda generazione sono stati i protagonisti di questo percorso ed hanno arricchito la discussione portando le loro testimonianze. Molto interessante si è rivelata quella del Coordinatore dei Giovani Immigrati di seconda generazione Amine Kheir che, invitato a partecipare ad una riunione della II Commissione dalla Presidente Rosanna Vittori, ha mostrato di conoscere ed ammirare i principi della Costituzione e ha espresso il suo desiderio di far parte della società italiana in maniera attiva, facendosi mediatore delle due culture che conosce e ama, quella di origine, marocchina, e quella di elezione, italiana, per avvicinarle reciprocamente.

Luca D’InnocenzoLa Scansione.net