Gioia Tauro, al Porto salta l’accordo a serio rischio le garanzie per l’occupazione

Lo stallo tra i sindacati ed i vertici del Medcenter è avvenuto dopo due giorni di discussione sulla modalità d’applicazione della cassa integrazione, che dovrebbe sostituire la mobilità chiesta dall’azienda. Dopo aver condiviso il criterio della rotazione, le parti non hanno trovato un accordo sui livelli di produttività. Secondo fonti sindacali, Medcenter avrebbe rifiutato la proposta dei sindacati per alternare i lavoratori tra diverse mansioni, sia su gru e carrelli, sia sul piazzale. Il terminalista ha respinto però tale ipotesi, perché ridurrebbe in modo significativo i livelli di produttività ed aumenterebbe i costi. Giunte a questo punto di stallo, le parti hanno interrotto il confronto, rimandandolo a data da destinarsi. Le cronache di Gioia Tauro riportano anche un’intimidazione avvenuta nei confronti del segretario regionale della Uil Trasporti, Giuseppe Rizzo: sconosciuti hanno sparato alcuni colpi di pistola contro la sua autovettura. È ancora sconosciuto il movente dell’atto, che non ha provocato alcun danno alle persone. “Pretendiamo il massimo di attenzione e di garanzia da parte dello Stato che si faccia garante di rafforzare, in uomini e mezzi, le forze dell’ordine al fine di ripristinare la legalità sul territorio e poter continuare ad esercitare un lavoro che diventa sempre più difficile e complicato”, ha dichiarato il segretario nazionale della Uil Trasporti, Roberto Castagna. “Viviamo un momento difficile, in cui si possono inserire episodi, come questo, che rischiano di far passare l’idea che non conviene investire su Gioia Tauro, e rendere oltremodo impossibile il vivere civile e democratico nella zona e più complessivamente nella realtà calabrese”, ha poi concluso.