Commercio Chieti divisa in due, iniziative di sostegno alla parte bassa inesistenti

“Dal sondaggio effettuato ultimamente dalla Confcommercio si vede chiaramente  che la parte bassa della città risulta essere sempre la più penalizzata. Sono differenti, infatti, i pareri raccolti dai commercianti che vivono nelle due anime della città, mentre i negozianti della vallata ritengono finora i saldi deludenti e non in linea con le aspettative della vigilia, gli incassi sono addirittura peggiorati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli esercenti che operano nel centro storico hanno riscontrato un andamento fotocopia rispetto allo scorso anno,  nell’ultima settimana con la settimana mozartiana sicuramente vi sarà stato un segno positivo, con un centro storico gremito di gente e negozi aperti fino a tarda ora. La parte bassa della città risulta invece sempre la più penalizzata e non coinvolta in questo tipo di iniziative che sicuramente sono di sostegno al commercio e alle varie attività, inoltre c’è da dire che i negozianti della parte bassa risentono maggiormente della vicinanza ai department store presenti nei centri commerciali limitrofi dove si trova spesso merce in saldo per diverso tempo e in più periodi dell’anno. Serve quindi un’azione di investimento per gli operatori offrendo agevolazioni e  promozioni. So che è difficile organizzare delle iniziative tutto l’anno, ma perché i negozi aprano devono esserci degli eventi di qualità che portino gente in città. E’ oltremodo fondamentale il rapporto con le associazioni di categoria, conta il dialogo con le categorie ma anche risolvere i problemi della viabilità . Tutto concorre a realizzare un piano del commercio comunale. Contribuisce anche l’orario flessibile delle attività e l’attrattività delle vetrine, i negozi si devono distinguere per la merce di pregio che propongono e per le vetrine accattivanti. E se cresce la gente e gli operatori sono agevolati, si aumenterà anche la qualità  e ripartirà un circolo virtuoso. Tutto il commercio  ha poi bisogno di infrastrutture: parcheggi a pagamento esterni, più navette per facilitare l’ingresso, un’adeguata pubblicità per le manifestazioni che vi si svolgono. I punti chiave sui cui bisognerà  puntare dovranno essere Sinergia, dialogo con le categorie e iniziative”. Così Alessandro Carbone  pensa al rilancio del piano commerciale di Chieti. “Le aperture sono a discrezioni dei negozianti – spiega – non li si può obbligare a tenere aperto. Certo è che l’amministrazione deve formulare delle proposte che portino visitatori in città, così chi apre ha il proprio ritorno”.