Perugia, sistema bibliotecario terre dell’olio e del sagrantino

“Biblioteche di otto comuni, unitevi!”, potrebbe essere il “claim” del progetto, che in tempi ragionevolmente brevi porterà alla costituzione di un sistema bibliotecario territoriale unificato, al quale aderiranno gli otto comuni che compongono, fin dal 2001, l’Unione delle “Terre dell’Olio e del Sagrantino”, Bevagna, Campello, Massa Martana, Montefalco, Castel Ritaldi, Giano, Gualdo Cattaneo e Trevi. Una gestione unitaria e condivisa, messa “a sistema” delle biblioteche comunali, che – come hanno sottolineato ieri i sindaci di Campello Paolo Pacifici e di Giano dell’Umbria Paolo Morbidoni, presentando alla “Sala Fiume” di Palazzo Donini il progetto, alla presenza dell’assessore alla Cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco – “consentirà la modulazione e la flessibilità degli orari di apertura, una politica coordinata degli acquisti e del complesso delle attività finalizzate alla promozione della lettura ed alla partecipazione attiva dei cittadini alla ‘società dell’informazione’”. L’adesione del sistema al Sistema Bibliotecario Nazionale (“Sbn-Sebina Open Library) condurrà infatti – nelle intenzioni dei promotori – ad una consistente riduzione dei costi di catalogazione effettuata a livello centrale, e ad anche ad una diversa gestione dei prestiti, per cui un libro prestato a Bevagna potrà essere restituito a Campello o a Massa Martana. E ci sarà anche la possibilità di usufruire della generale informatizzazione delle biblioteche, promossa dalla Regione, compresa (a partire dal prossimo autunno) quella piattaforma “Medialibrary” on line, che permetterà di leggere “e-books”, consultare quotidiani italiani e stranieri, condividere con le altre biblioteche che aderiscono alla piattaforma documenti ed informazioni, ed anche specifici documenti relativi alla storia ed alle tradizioni locali di ciascun territorio, che potrà essere continuamente accresciuta con materiale multimediale. Insomma, nelle parole dei sindaci Pacifici e Morbidoni, una vera “rivoluzione”, in una realtà – spiegano – che finora è stata caratterizzata da biblioteche comunali aperte grazie a personale interno (che svolge anche altre attività) o da biblioteche gestite da cooperative, in cui sostanziale è l’apporto del volontariato. “Il ricorso ad un unico soggetto che gestisca gli otto istituti  – sottolineano i sindaci – permetterà di sfruttare al meglio la dotazione finanziaria degli Enti Locali, oggi fra crisi e tagli, e di sopperire all’esiguità di personale, che in alcuni casi non è dotato di alcuna specializzazione”. “Le biblioteche – ha detto l’assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco, cofinanziatrice dell’iniziativa -, in quanto luoghi di formazione e memoria sono fondamentali per lo sviluppo del territorio, per favorire il diritto all’informazione e alla cultura. I piccoli comuni – ha aggiunto – possono diventare, attraverso la messa a sistema, centri d’irradiazione dell’informazione. La diffusione delle biblioteche, con la loro insostituibile funzione culturale e sociale, rende un territorio – ha concluso Bracco – più competitivo di un altro”.