Nostalgia di Berlusconi? Da una settimana non è in pubblico

Al telefono quasi non parla, rifiuta le chiamate. Chiuso in casa per alcuni è depresso, per altri è terrorizzato dal “nuovo” incubo dei mercati, per altri non ha capito ancora dove veramente tira il vento, intravede manine straniere nei guai italiani, e dunque preferisce restare blindato, per altri ancora infine è sereno, di buon umore, lavora e incontra gente in privato. Per i suoi stessi uffici il silenzio ha la marca della responsabilità, tace per non turbare i mercati ed influenzare un momento politico delicatissimo, assicurano. Ma è anche una versione che riaccredita ciclicamente un’ansia strisciante, a Palazzo Chigi: meno parla e meglio è, la tesi poco lusinghiera e confidenziale. E così ricomincia la caccia vorticosa di tutti sul vero umore del presidente del Consiglio: se per alcuni è smarrito, spiazzato dalle uscite di Bossi (anche se lui stesso ripete che “sin che c’è Bossi al mio fianco non c’è spazio per nessuna crisi…”), per altri c’è molta irritazione per l’interventismo di Napolitano (con il quale “ormai da un anno ho perso qualsiasi potere contrattuale”, confessava pochi giorni fa, all’inizio del mutismo), per altri è certamente pure indiavolato e voglioso di respingere il rischio di un governo tecnico con la sfida per “un nuovo 14 dicembre: e mi sfiducino se ci riescono”, parole sue assicurano. In tanto silenzio pubblico, che oggi potrebbe essere rotto con la fiducia alla Camera, le uniche parole che nessuno può smentire solo quelle di un’intervista di parecchi giorni fa, in cui sembra annusare un pericolo incombente per le sorti del Governo…Ma gli Italiani hanno nostalgia del Berlusconi pubblico e soprattutto è finito il feeling con la Nazione?