Yara, i Pooh le dedicano Piccola Katy

Continuano le indagini per il caso di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa e uccisa a Brembate Sopra. Gli inquirenti stanno valutando nuove strade, da un fantomatico nuovo testimone finora non sentito durante gli interrogatori, per arrivare ai controlli effettuati al cantiere di Mapello o al campo di Chignolo d’Isola. E la novità, di cui si aspetta ancora la conferma ufficiale, è che anche gli americani sembrano essere scesi sul campo. L’Fbi americana, infatti, è pronta per portare la sua esperienza anche nel caso della tredicenne. Il reparto scientifico esaminerà i campioni di dna ritrovati sugli slip di Yara per fornire un quadro identificativo ancora più preciso, arrivando al colore degli occhi e dei capelli del “proprietario” ed altre caratteristiche utili all’identificazione. Si tratta di una collaborazione scientifica poichè, in realtà, gli stessi macchinari in dotazione all’FBI sono utilizzati anche in Italia e gli esperti nostrani non hanno nulla da invidiare ai più celebri colleghi statunitensi. Ogni collaborazione è utile e ben accetta, purchè si arrivi presto all’identificazione del maschio bianco, quasi certamente occidentale, che ha lasciato il proprio dna sul corpo di Yara firmandone con ogni probabilità l’omicidio. Intanto grande emozione a Brembate durante il concerto dei Pooh. La band ha dedicato la loro famosa “Piccola Katy” proprio alla giovane ginnasta. “Siamo consapevoli di suonare in un posto molto particolare. Siamo vicini a Yara, a quanti hanno sofferto e continuano a soffrire, e alla sua straordinaria famiglia, che ha dato prova di grande dignità” ha detto il leader del gruppo, Roby Facchinetti dopo aver cantato i primi brani. Le sue parole sono state accolte da un applauso commosso e liberatorio dei 4 mila presenti.