Pesca di frodo sul Po, la Lega chiede l’intervento della Provincia

La lotta ai pescatori di frodo sul Po e l’impegno della Provincia per adottare i provvedimenti necessari sono l’oggetto di un ordine del giorno presentato dal gruppo consigliare della Lega Nord (Stefano Tombari, Francesca Carlotti, Romano Albertini e Paolo Roggero). Il documento registra l’esistenza di problemi “segnalati da più cittadini nel corso di questi ultimi mesi, a riguardo della massiccia  presenza di pescatori di frodo e del crescente numero di furti di natanti, motori ed attrezzature nautiche nelle aree rivierasche del fiume Po della Provincia di Reggio Emilia”. “Risulterebbe  che  tale pesca abusiva di frodo – si legge – venga praticata, utilizzando sistemi di stordimento elettrico, da campeggiatori abusivi che più volte hanno rivolto minacce ai pescatori regolari del luogo e che gli esemplari catturati, in massima parte siluri, vengano macellati in riva al PO in condizioni igieniche e sanitarie del tutto illegali,  presumibilmente per poi rivendere il prodotto a ristoratori esteri privi di scrupoli”. “Tutto ciò impone che venga preso consapevolmente atto delle problematiche ambientali e di ordine pubblico del fiume Po, e che vengano date risposte efficaci e condivise, finalizzate alla soluzione dei problemi”, per questo i consiglieri chiedono l’impegno della Presidente “a farsi promotrice di un incontro tra gli enti locali coinvolti e le Forze dell’Ordine delle aree rivierasche, sulla falsariga di quanto già intrapreso dalle Province di Parma e Cremona, coinvolgendo le Province e le Prefetture competenti di Reggio Emilia e Mantova; a ricercare, in tale occasione, utili soluzioni in sinergia con le istituzioni dei territori coinvolti dal problema, utilizzando a tal fine anche le risorse della Polizia Provinciale di Reggio Emilia”.