Il Teatro del Porto di Tropea sarà la nuova location del Premio letterario

Si è tenuta oggi, presso la Sala Polifunzionale della sede Rai di Cosenza la Conferenza stampa di presentazione del Premio Tropea 2011. Pasqualino Pandullo, Presidente dell’Accademia degli Affaticati promotrice del Premio, ha accolto i numerosi ospiti intervenuti: Maria Faragò, coordinatrice del “Tropea”, Livia Blasi, giornalista Rai e conduttrice del Premio, Armando Pagliaro Dirigente del settore Cultura della Regione Calabria, Pasquale Fera Assessore della Pubblica Istruzione della Provincia di Vibo (intervenuto in rappresentanza del Presidente della Provincia Francesco De Nisi), Gilberto Floriani Direttore del Sistema bibliotecario Vibonese e Angela Procopio del Consorzio Asmenet-Asmez. La Conferenza si è aperta con la dettagliata sinossi dei tre libri finalisti – Traditori (Einaudi) di Giancarlo De Cataldo, Mia madre è un fiume (Elliot) di Donatella Di Pietrantonio e La nota segreta (Longanesi) di Marta Morazzoni – egregiamente espressa da Livia Blasi nel suo intervento. È stato poi presentato il programma, che quest’anno prevede, oltre la presenza fissa dei tre scrittori finalisti, la partecipazione di Gian Antonio Stella e Marino Sinibaldi, due nomi di gran prestigio dell’intellighenzia italiana. Isabella Bossi Fedrigotti, Presidente della giuria tecnico-scientifica, Mattia Signorini vincitore della scorsa edizione e il regista sceneggiatore Marco Falaguasta, saranno tra i molti protagonisti delle tre serate. Sul palco si avvicenderanno poi, ha specificato Pandullo, intellettuali calabresi come Mauro Francesco Minervino, scrittori come Santo Gioffrè, il giovane Aldo Pecora dell’Associazione “Ammazzateci tutti” e l’importante autore di noir sardo Luciano Marrocu. Ma la vera novità di questa quinta edizione del Premio è di certo la nuova cornice che farà da sfondo alle tre serate del Premio: il teatro del Porto di Tropea. Come sottolineato dalla organizzatrice del Premio, Maria Faragò, “per i premi letterari sono tempi di traslochi e anche per il “Tropea” si è trattato di un piccolo trasloco”. Un nuovo luogo dunque, il Porto, cui corrisponde anche un nuovo sguardo perché ogni cambiamento è in realtà un cambiamento di sguardo. La scelta del Teatro del Porto è stata dettata da diversi ordini di motivi, ma fondamentale è stato il voler valorizzare il territorio in adempimento di uno dei dettami portanti del Premio stesso: la valorizzazione territoriale. In tal modo si intende unire cultura e turismo, una fusione che certamente produce una ricaduta anche di ordine economico. L’Assessore Fera, della Provincia di Vibo, non solo nella sua veste istituzionale ma anche in quanto cittadino calabrese, ha tenuto a ringraziare i promotori del Premio per quanto fatto nel corso degli anni, evidenziando come il Premio sia una delle occasioni di maggior lustro per il territorio vibonese e per il rilancio della Calabria a livello nazionale. E questo fattore è stato ampiamente sottolineato anche dal Dirigente Armando Pagliaro, che ha anch’egli ringraziato gli organizzatori del Premio per ciò che il “Tropea” significa per la nostra difficile regione e per quanto produce in termini di elevata qualità culturale. “Un motore forte che traina anche gli indotti economici” ha sottolineato infatti Pagliaro nel suo intervento.