Gioia Tauro nel terrore, il Consorzio per la sicurezza chiede misure forti

“Particolarmente grave è quanto avviene nell’area di Gioia Tauro e dintorni dove sono avvenuti – oltre la tragedia familiare e l’uccisione, da parte del padre, della propria figlia-, gli agguati e gli omicidi di giovani elementi del territorio. E’ allarmante quanto avviene ed è inammissibile che a decidere sulla vita delle persone siano ancora le organizzazioni criminali o singoli personaggi malavitosi. Deve essere però chiaro che ciò avvenga sia perché, da parte dello Stato, non si presti la dovuta attenzione per adottare le indispensabili e ferme misure preventive e repressive, sia perché manchi nella società una adeguata reazione da parte delle comunità locali e delle popolazioni. Ma nella drammatica situazione esistente non basta la pur opportuna richiesta avanzata dal Sindaco di Gioia Tauro Renato Bellofiore di una maggiore presenza numerica delle forze di polizia. Considerando che, nel circondario di Gioia Tauro, ma anche in altre aree della stessa provincia di Reggio Calabria, vi siano agguerriti gruppi criminali e cosche che tentano di mantenere il predominio nella economia, in importanti servizi pubblici, nelle attività illecite occorrono misure più incisive. Occorre una serie di misure e tra queste il rafforzamento di tutte le attività informative, il controllo di personaggi sospettati di collusioni e quanti operano nel contesto ndranghetistico,  mezzi e strumenti tecnologici moderni. Occorre anche adottare decisioni per rendere efficace e funzionante il Consorzio “ Piana Sicura” da lungo tempo istituito e dopo l’iniziale interesse attraversa difficoltà che occorre superare attivandosi per consentire che possano realizzarsi i programmi e progetti previsti. Per questo occorre, senza tergiversare, una azione sinergica, un maggiore impegno del Ministro dell’Interno e del Governo Nazionale, degli Enti locali e una azione specifica per chiamare le popolazioni alla lotta per affermare legalità e sviluppo”. E’ quanto auspica in una nota stampa Demetrio Costantino Presidente del Comitato Interprovinciale per il Diritto alla Sicurezza. La proposta di Costantino è di “avviare questa attività partendo intanto dai tre Comuni Gioia Tauro- Rosarno-San Ferdinando convocando assemblee aperte ed elaborando le linee di lotta da perseguire”.