Monza, maxi sequestro di scimmie di mare

Messe in commercio con il nome di “Skifidol di mare” da un’azienda che le importava dalla Cina. I carabinieri del Nas di Milano ne hanno sequestrato 150 mila confezioni. Si tratta, infatti, di uova di crostacei, vendute come giocattoli nei negozi e persino in edicola, per un valore complessivo di circa un milione di euro. L’azienda si difende facendo presente che si tratta di prodotti certificati dall’Istituto di Sicurezza del Giocattolo, il quale evidentemente in questo caso non ha considerato le nuove normative del Ministero della Salute. Da tempo in diversi negozi era possibile acquistare scatole contenenti appunto uova di crostacei, dalle quali, in acquario, si sviluppano esemplari di Artemia Salina (le cosiddette “scimmie di mare”). Le confezioni in questione, prodotte in Cina, venivano importate come giocattoli dalla ditta Gedis, che le distribuiva ad edicole e negozi specializzati in articoli da gioco con il nome di “Skifidol di mare”. Nelle confezioni c’era il mangime e tutto il necessario per l’allevamento, incluso il sale da mettere nell’acqua. Però questi non sono giocattoli, bensì animali vivi, e c’è una normativa nazionale e comunitaria di settore che “sottopone a vigilanza veterinaria l’importazione di animali vivi d’acquacoltura, a qualsiasi grado di sviluppo, vietandone il commercio in negozi non specificatamente autorizzati o riconosciuti a tale scopo dalle autorità sanitarie locali”. Insomma, non c’è niente di male a commerciarli, ma servono le dovute autorizzazioni e controlli veterinari. Il Ministero della Salute ha prescritto il ritiro dal commercio ed il sequestro dei prodotti. I Nas hanno chiesto, con una comunicazione del 26 gennaio scorso, di ritirare tutte le bustine di Skifidol dal mercato e di metterle a disposizione dei militari perché potessero sequestrarle. E la Gedis lo ha fatto, riunendo tutte le confezioni di Skifidol appunto nel magazzino del Monzese dove sono state sequestrate.