Senigallia, presenze da record per l’esposizione ‘la luce e il mistero’

Nella sola giornata di sabato 2 luglio sono state registrate ben 2.262 presenze. La seconda settimana espositiva de ‘La luce e il mistero’ nella Rocca Roveresca di Seniugallia  si chiude dunque con l’eccezionale cifra di 6.230. Supera le 12.000 presenze il bilancio complessivo delle prime due settimane di apertura della mostra allestita in concomitanza con l’altra mostra “Vita del pittore Bastari” (sempre alla Rocca Roveresca) nell’ambito dell’evento “M’arcord Mario. I luoghi, i volti e le parole di Mario Giacomelli” (21 maggio – 4 settembre) organizzato anch’esso dal Comune di Senigallia. Dati oggettivamente molto importanti che gratificano l’impegno profuso dal Comune di Senigallia insieme a tutti gli attori coinvolti nell’ambizioso progetto. Intanto si prepara l’ultimo attesissimo incontro di approfondimento sul capolavoro di Piero della Francesca. E’ il Direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci il protagonista d’eccezione dell’appuntamento conclusivo del ciclo di incontri dedicati alla Madonna di Senigallia. Sabato 9 luglio (ore 18,15, ingresso libero) nel Cortile della Rocca il professor Paolucci guiderà il pubblico alla scoperta dei significati di una delle espressioni più alte della civiltà artistica italiana quattrocentesca grazie all’attesa Lectio Magistralis “Il prodigio della luce nella Madonna di Senigallia di Piero della Francesca”.“Cosa più bella, più vera, più studiata di questa non può desiderarsi”: così l’appassionato d’arte Vito Procaccini Ricci descriveva il dipinto di Piero della Francesca, allora custodito nella chiesa di Santa Maria delle Grazie insieme ad una pala del Perugino, in un documento del 1822 conservato presso l’Archivio Comunale di Senigallia. ‘In questo documento – scrive Paolucci – l’opera non veniva ancora attribuita al Maestro di Borgo San Sepolcro. Fu Gaetano Moroni nel 1854 ad indicare per primo senza incertezze l’autore del ‘piccolo quadro assai bello’ in Piero della Francesca. La Madonna di Senigallia era collocata nella seconda cappella a destra della Chiesa delle Grazie, sotto la tela dell’altare. Solo con scoppio della prima guerra mondiale, il pericolo dei bombardamenti delle città adriatiche da parte della flotta della marina militare austriaca consigliò dapprima la custodia del dipinto non più in chiesa, ma nella cassaforte dell’economo comunale e poi, dietro pressioni del soprintendente di Urbino e del Ministero della Pubblica Istruzione, nella Galleria Nazionale delle Marche dove tuttora è conservato’. Il professor Paolucci osserva che “molti critici si interrogano da secoli sul mistero di questo dipinto così poetico, nel quale Piero della Francesca riesce a divinizzare l’umano ed a umanizzare il divino, raggiungendo uno straordinario equilibrio tra il senso della luce di ispirazione fiamminga e quella spazialità e misura tipiche del Rinascimento italiano. Al termine dell’incontro è previsto un brindisi a cura della cantina Conti di Buscareto. L’evento “La luce e il mistero – La Madonna di Senigallia nella sua città. Il capolavoro di Piero della Francesca dopo il restauro” è organizzato e promosso dal Comune di Senigallia in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali: Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici delle Marche, Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, con il patrocinio di Senato della Repubblica, Regione Marche e Provincia di Ancona, e grazie alla collaborazione di Fiorini Industria Packaging, Banca Marche, Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. Partner tecnico 3D allestimenti. La parte scientifica e il catalogo della mostra, che comprende diversi contributi critici tra cui quello del direttore dei Musei Vaticani Prof. Antonio Paolucci, sono curati da Gabriele Barucca (Soprintendenza di Urbino) e Marinella Bonvini Mazzanti. Ulteriori informazioni sul sito web www.madonnadisenigallia.it .

Luca D’InnocenzoLa Scansione.net