Val di Susa, ancora una volta un campo di battaglia

Un nuovo bollettino di guerra. Ma non siamo all’estero in uno scenario bellico ma in Italia in Val di Susa. Teatro di scontro, non solo verbale ma anche fisico, la Tav ovvero i cantieri delle Torino Lione. Oggi cinque persone, tutte trentenni, sono state arrestate durante gli scontri: tre sono provenienti da Modena si tratterebbe secondo le definizioni della Questura di “anarco-insurrezionalisti, pluripregiudicati per reati specifici”; uno da Padova e uno da Bologna, “antagonisti con precedenti specifici”. Sempre secondo la polizia in località La Maddalena sono presenti “circa 2000 aderenti a centri sociali, 800 dei quali appartengono all’antagonismo radicale e resistente, che rappresenta l’ala più dura di questo coagulo a livello europeo di professionisti della protesta, mentre circa 300 provengono dall’estero: Francia, Spagna, Austria e Germania”. Tutti gli arrestati- ha sottolineato la Questura – sono stati oggetto delle cure sanitarie del personale medico della polizia di Stato, e del personale del 118. Uno di loro, a seguito dei politraumi riscontrati (sospetta frattura del naso, contusioni al torace e al capo), dovrebbe essere trasportato in elicottero presso un nosocomio cittadino. Negli scontri sono rimasti feriti 46 agenti. Un poliziotto è svenuto a seguito dello scoppio di una bomba carta, uno ha riportato una frattura al setto nasale, un altro ha ferite lacero contuse alla testa e due hanno riportato ustioni. Tre sono stati portati all’ospedale a Torino in elicottero.