Siena, è un palio vestito a lutto

Messi, il cavallo della Chiocciola, dopo l’incidente al terzo giro della quarta prova, è morto e sarà pertanto un palio a lutto. Fatale la curva di San Martino: il baio di sei anni ha urtato violentemente il bandierino, per una traiettoria sbagliata, riportando una lesione all’anteriore destro. E’ stato soccorso e trasportato in una clinica veterinaria, dove è morto per choc circolatorio. E ora il Ministro Brambilla rilancia: “Il Palio non è intoccabile. Credo – ha detto – che sia giunto il momento di sottoporre a un esame rigoroso il Palio di Siena e altre competizioni in cui creature viventi vengono sfruttate e rischiano la vita per il solo divertimento dell’uomo”. La Chiocciola non correrà il Palio questa sera, ma i suoi contradaioli sfileranno listati a lutto. Saranno dunque nove e non dieci le contrade che si sfideranno alla Carriera in piazza del Campo. Il fantino Antonio Villella, detto Sgaibarre, è caduto a terra, riportando un trauma contusivo alla spalla. Prova segnata anche dalla caduta dell’Oca: Giovanni Atzeni detto Tittia, ha battuto alla curva del Casato al primo giro: non paiono esserci conseguenze per Mississippi. Subito soccorso e trasferito alla clinica del Ceppo, nonostante le immediate cure del caso, Messi non è sopravvissuto all’urto ed è morto presumibilmente per choc cardiocircolatorio. ”Può sembrare strano che lo dica un fiorentino, ma il Palio di Siena è una bellissima tradizione che consente a quella citta’ di essere ben governata e l’attenzione che c’e’ a Siena per i cavalli non c’è da altre parti. Sono assolutamente solidale con il sindaco Ceccuzzi”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento dopo l’incidente verificatosi durante le prove del Palio che ha provocato la morte di un cavallo. L’ultima volta che un cavallo è morto durante il Palio di Siena, avvenne non nelle prove, ma durante la gara, e quindi in diretta Rai. Era il 16 agosto 2004 quando il cavallo del Bruco, Amoroso, finì contro un colonnino, morendo sul colpo. Le immagini traumatizzarono l’opinione pubblica. Indignazione dal mondo degli animalisti, ma non solo. La morte del cavallo nel 2004 non fermò i festeggiamenti. Come l’anno prima, sempre un cavallo morto, sempre il 16 agosto. Il 2 luglio del 1990 era toccato a Gaucho, per l’urto violentissimo contro la curva di San Martino. Fu il primo cavallo a perdere la vita durante la corsa. Le cronache più recenti associano al Palio anche la morte di una persona, quando, nel 2010, un turista nel 2010 fu colpito in testa da una pietra staccatasi da un balcone.