Nuove tasse e salassi per gli italiani

“Ci auguriamo che il pareggio di bilancio diventi obiettivo comune e condiviso da tutte le forze responsabili”. Sono le parole di Silvio Berlusconi presentando la manovra appena varata dal Consiglio dei Ministri. Al Ministro Giulio Tremonti poi Berlusconi ha voluto tributare un pubblico ringraziamento “per la pazienza”. Fiero il ministro dell’Economia: “finora – ha detto – abbiamo centrato tutti gli obiettivi sul deficit e per il biennio 2011-2012 e con la manovra approvata oggi vengono poste le basi per completare il cammino”. La manovra varata sarà da 47 miliardi e punterà a raggiungere il pareggio nel 2014. L’intervento dovrebbe essere di 1,5 miliardi nel 2011, di 5,5 miliardi nel 2012, e rispettivamente di 20 miliardi nel 2013 e nel 2014. La riforma fiscale, con le tre aliquote Irpef, l’aumento dell’iva ma solo graduale e con l’obiettivo di portare le rendite, senza considerare i Bot, ad una tassazione del 20%, si disegnerà da qui ai prossimi tre anni. Crediamo di avere messo in piedi una manovra di assoluto buon senso – ha aggiunto il Cavaliere – ancora una volta non ha messo le mani nelle tasche degli italiani”. “Qualche cosina è stata attuata, ma di pochissimo conto”, ha poi precisato riferendosi al cosiddetto super bollo sui Suv e sulle auto di grande cilindrata. Nel corso della campagna elettorale, ha ricordato il presidente del Consiglio, “si era detto: una delle imposte da eliminare è il bollo auto, non è che è aumentato, ma per le grandi auto, quelle con cilindrata molto elevata, ci sembrava logico, visto che il possesso testimonia una grande capacità di spesa”. Il super bollo, secondo quanto si apprende, riguarderà le auto con oltre 225 kw, pari ai 301 cavalli, e tra questi anche l’Audi A8 LV8 da 273 kw del Premier. La nuova tassa colpirà solo auto davvero potenti, come le Bentley, le Maserati, le Aston Martin, le Corvette e, ovviamente, le Ferrari. Rimangono penalizzati anche i Suv più potenti, alcune versioni della nuova jeep Grande Cherokee, le Range Rover. Una parte della manovra è dedicata alla riduzione dei costi della politica. “C’è il rischio – ha detto il premier a riguardo – che il mio successore alla presidenza del Consiglio venga a guadagnare più del sottoscritto, che dà in beneficenza ogni mese, soltanto per questo titolo, 2.400 euro. Questo è lo stipendio del presidente del Consiglio, lo dico perché si pensa a cifre a straordinarie”. La bozza finale della manovra contiene, poi, un giro di vite sulle assenze dei dipendenti pubblici e l’innalzamento “soft” dell’età pensionistica delle donne. Nessun taglio allo spettacolo né alle istituzioni culturali. Con la manovra, anzi, arriva la possibilità di destinare il 5 X mille alla cultura. Nella bozza infine si legge che entro il 31 dicembre 2011 il governo potrà concludere accordi con regioni ed enti locali «aventi ad oggetto la semplificazione delle procedure di alienazione degli immobili in passato di proprietà degli Istituti Autonomi Case Popolari”.