Medicina, risoluzione sull’impianto a biomasse

Giovanni Favia, del gruppo “Movimento 5 stelle”, ha presentato una risoluzione che intende impegnare la Giunta regionale ad affrontare un problema ambientale legato a una centrale a biomasse, che si è verificato nel territorio di Medicina (BO). In particolare, il dispositivo del documento chiede di farsi parte attiva, in collaborazione con la Provincia di Bologna ed il Comune di Medicina, affinché il disagio, le relative conseguenze sulla salute e le ricadute economiche già subite per troppo tempo dagli abitanti di Medicina vicini alla centrale a biomasse dell’Azienda Agricola Cazzani non abbiano più a ripetersi; si chiede, inoltre, di mettere in campo tutti gli interventi normativi o regolamentari necessari a vincolare l’attività di una centrale a biomasse all’effettiva presenza di materiali da combustione in un raggio di 25 km dall’impianto, (tale limite deve valere anche per la provenienza degli eventuali sottoprodotti di origine animale); infine, Favia chiede di prevedere in maniera cogente, negli stessi interventi normativi o regolamentari, l’adeguatezza degli impianti di stoccaggio e trattamento nel caso di utilizzo di sottoprodotti materiali di origine animale o di sottoprodotti di origine vegetale caratterizzati da elevati livelli di “fermentescibilità”. Oltre a ricostruire i vari passaggi in cui l’azienda citata ha chiesto e ottenuto autorizzazioni, Favia fa notare che l’impianto, posto in zona agricola, è localizzato tra numerose abitazioni e non lontano dal centro abitato; e la popolazione residente nelle vicinanze ha ripetutamente denunciato la presenza di fortissimi e insopportabili odori, veri e propri miasmi, che inducono nausee e vomito e che hanno costretto molte persone al trasferimento, nonché, provocato un sensibile calo nel valore degli immobili presenti nella zona.

Al Ufficio Stampa Emilia-Romagna