Cosenza, il consigliere regionale Guccione sollecita un cambio di passo sul fronte idrico

“L’acqua rappresenta una risorsa straordinaria per la Calabria. Una risorsa che la nostra regione avrebbe potuto anche esportare se, in questi anni, Sorical avesse realizzato tutti gli investimenti previsti,  evitando di produrre errori e passi indietro rispetto ad una situazione che, anche alla luce dello straordinario risultato dei referendum, deve indurci ad una profonda riflessione e a voltare definitivamente pagina”. E’ quanto afferma, in una nota, il Consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. “Da questo risultato –prosegue Guccione- occorre partire per sollecitare una legislazione adeguata, che metta la Regione e gli Enti Locali nelle condizioni di affermare finalmente un percorso virtuoso nella gestione del Ciclo Idrico Integrato in Calabria. Non è un caso che, all’indomani dell’esito referendario, la maggior parte degli assessori regionali all’ambiente d’Italia abbia chiesto che su questo tema si apra un confronto a 360 gradi tra il Governo e la Conferenza Stato-Regioni. Anche in Calabria, dove il voto espresso dai calabresi  è stato altrettanto chiaro ed inequivocabile, il Consiglio regionale deve avviare una profonda riflessione ed avviare immediatamente una serie di modifiche concrete all’attuale legislazione”. “In questa prospettiva –aggiunge il Consigliere regionale del Pd- la Giunta Regionale deve immediatamente dire se vuole o meno confermare Sorical nella gestione di questo settore, revocare la Delibera n° 71 del 28 febbraio scorso con la quale si sono assegnate a Sorical funzioni improprie per una società mista (pubblico-privato) con prevedibili gravi implicazioni per i comuni e per le popolazioni, ma soprattutto si è assegnato illegittimamente a detta società il compito di riscuotere le tariffe bypassando e cancellando il ruolo dei comuni”. “E’ necessario e urgente, infine –conclude Guccione- modificare la norma approvata dal Consiglio regionale con la quale si cancellano gli Ato su base provinciale per istituirne uno solo su base regionale che mortifica l’autonomia dei territori e viene utilizzato come veicolo per mascherare la privatizzazione della gestione dell’acqua, attraverso l’affidamento delle funzioni a Sorical. Su questi temi nelle prossime settimane concentreremo il nostro impegno e le nostre energie”.

Mario Bafaro