Messina, su Atm incomprensibile il silenzio dell’amministrazione

“Di fronte a un’azienda palesemente al collasso e al minimo storico nella funzionalità del servizio offerto all’utenza, la proprietà, cioè l’Amministrazione Comunale, risponde con un silenzio incomprensibile e un immobilismo preoccupante”. La Fit Cisl di Messina passa alle vie di fatto denunciando come tutta la politica, da quella regionale a quella cittadina, assista passivamente al tracollo di un’azienda a totale capitale pubblico. “Forse – sottolineano i segretari Enzo Testa e Michele Barresi con il segretario aziendale della Fit Cisl all’Atm, Letterio Sturiale  – si attendono tempi migliori mentre un servizio essenziale della comunità messinese viene travolto dagli eventi senza alcuna reazione da parte di chi dovrebbe gestire. Come sindacato non possiamo permettere che la coltre di silenzio fatta calare sul futuro dell’Atm travolga lavoratori e cittadini. Forse per precisa volontà politica – continuano i sindacalisti della Fit Cisl – assistiamo a ripetuti  balletti di responsabilità tra i protagonisti della vertenza e si intuisce chiaramente che si vuol protrarre nel tempo ogni scelta gestionale ed economica che possa rappresentare una svolta per un’azienda ormai morente”. La Fit ricorda come l’Azienda Trasporti continui, nonostante tutto, a erogare un servizio alla cittadinanza che, seppur insufficiente, è il risultato dell’abnegazione dei lavoratori, dalle maestranze dell’officina che senza aver i necessari strumenti dall’azienda permettono di mettere giornalmente in servizio più mezzi possibili per alleviare i disagi, a tutti gli altri lavoratori ormai esasperati dalla consuetudine che fa dello stipendio una speranza e non la necessaria certezza. “Sembra – affermano Testa, Barresi e Sturiale – o piuttosto vogliono farci credere che il debito sia figlio di nessuno. Allo stato dell’arte non vediamo alcun futuro”.   Caduta nel vuoto la richiesta di un incontro che la Fit Cisl ha inoltrato al Sindaco e all’assessore comunale alla Mobilità lo scorso 25 maggio, il sindacato ha deciso di attivare le procedure di raffreddamento del settore richiedendo l’intervento istituzionale del Prefetto nella speranza che l’autorevolezza di sua Eccellenza possa condurre i responsabili politici di questa catastrofe a un maggiore senso di responsabilità.