Terremoto nello spettacolo, arrestato Lele Mora

Una notizia sensazionale che in pochi minuti sta facendo il giro del mondo. Lele Mora è stato portato in carcere per ordine del giudice per le indagini preliminari Fabio Antezza nell’ambito dell’inchiesta di Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci sul fallimento della LM Management. Mora è stato arrestato nel pomeriggio di lunedì nel suo quartier generale in viale Monza a Milano. I magistrati gli contestano una distrazione da 8,5 milioni di euro. Nel motivare l’emissione dell’ordinanza cautelare, il gip di Milano ha sottolineato il pericolo di fuga dell’agente dello spettacolo che vive tra Milano e la Svizzera. Proprio in territorio elvetico, stando alla ricostruzione dei pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, Mora avrebbe trasferito cospicue somme di denaro. All’agente dei vip la procura contesta anche di avere continuato a svolgere attività imprenditoriale nonostante il fallimento della LM Management e il suo fallimento personale, entrambi dichiarati dal tribunale di Milano. Dunque, le manette per Mora sono scattate in presenza del pericolo di fuga, di un inquinamento probatorio definito “di rilevante intensità” e del pericolo di reiterazione del reato, considerando anche i precedenti penali di Mora. Il tribunale di Milano aveva già dichiarato il fallimento personale di Lele Mora e anche di una società immobiliare che a lui fa capo, la Diana di cui lo stesso Mora è stato definito il “dominus”. L’agente delle celebrities, secondo quanto si leggeva nella sentenza del giudice Filippo Lamanna, versava “in un evidente stato di insolvenza” perché “tenuto conto che, pur essendogli stato concesso un termine di grazia nel corso del presente procedimento al fine di estinguere le sue obbligazioni, non ha potuto onorare il debito verso la LM Management srl, neppure nella misura di 1,2 milioni di euro da lui stesso riconosciuta, con ciò risultando inequivocabilmente dimostrato come egli non possa contare né su affidamenti e linee di credito da parte di terzi, né su mezzi finanziari propri per soddisfare regolarmente e con mezzi normali le proprie obbligazioni”. La Guardia di Finanza ha messo dunque le manette all’impresario dello spettacolo già coinvolto nel caso Ruby dove è imputato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. In quella vicenda Mora è accusato di essere uno dei procacciatori di escort per il premier. Infatti il 7 settembre scorso arrivò la sua iscrizione nel registro degli indagati insieme al consigliere regionale Nicole Minetti e del direttore del Tg4 Emilio Fede (favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, nel processo parallelo a quello del premier).