Vibo Valentia, il senatore Bevilacqua interessa il Ministro Maroni sull’esclation criminale

Riceviamo e pubblichiamo l’interrogazione del senatore calabrese Franco Bevilacqua (PdL) Al Ministro dell’interno. “premesso che tanto l’attività imprenditoriale quanto l’attività politica in Calabria, da sempre, ma ancora più di recente,  sono state  oggetto di atti di violenza e minacce da parte della criminalità organizzata. Negli ultimi tempi, tali episodi hanno interessato in particolare il territorio di Vibo Valentia. La predetta provincia, ad alta vocazione turistica, registra una recrudescenza criminale in costante aumento: nella notte del 13 aprile scorso,  ad esempio, un incendio in pieno centro storico di Tropea,  ha danneggiato gli esterni, carbonizzando gli infissi e la porta a pianterreno, della casa di proprietà di un ex dirigente dell’ufficio tecnico comunale; la notte del 25 maggio successivo, poi, l’auto del sindaco, Adolfo Repice, parcheggiata nel vialetto antistante il portone di ingresso della sua abitazione,  è stata distrutta dalle fiamme; successivamente, appena due giorni dopo, Pino Pontoriero, coordinatore del Pdl ricadese, trova la sua auto con i pneumatici squarciati e la copia di una vecchia delibera sul parabrezza; il giorno successo ancora, due bombe  motolov sono state lanciate contro una villetta del complesso turistico “Baia del Sole” di proprietà di Pino Giuliano, da pochi giorni eletto sindaco di Ricadi e per anni ai vertici del settore Turismo della sezione vibonese di Confindustria; tali atti criminosi non esauriscono il lungo elenco di attentati che si sono verificati negli ultimi anni poichè non  si conta il numero di negozi e di attività commerciali dati alle fiamme dall’inizio del 2010 così come i danneggiamenti contro la società dell’imprenditore Callipo e quelli contro i mezzi della ditta Restuccia (quest’ultima ha collezionato oltre cento attentati); recentemente vi è stato anche un danneggiamento all’autovettura di un dirigente del Comune di Vibo; detti atti intimidatori e l’acuirsi degli episodi criminali nei confronti d’imprenditori, commercianti e politici, hanno ulteriormente evidenziato una costante e marcata condizione di insicurezza che assume aspetti di particolare rilevanza, anche in considerazione dei forti interessi economici, troppo spesso strettamente connessi a interessi criminali, soprattutto nella zona costiera, la Costa degli Dei, ove insistono numerosissimi insediamenti turistici anche di alto livello; in tale contesto, nonostante l’impegno profuso dagli agenti, la dislocazione dei presidi di Polizia non sempre risulta rispondente alle esigenze derivanti da nuove e diverse dinamiche di sviluppo che, nel tempo, hanno modificato le realtà territoriali, attraendo, in particolare nella zona costiera, forti interessi delle cosche locali, ma anche di potenti cosche del reggino. Tutto ciò premesso: se non ritenga necessario, in considerazione della complessità e della disomogeneità del territorio,  una riorganizzazione degli organici delle Forze di Polizia  al fine di garantire una maggiore incisività al loro operato; quali iniziative si intendano assumere, considerato che, l’organico delle forze di polizia attualmente in servizio risulta essere quello stesso previsto diversi anni addietro per l’allora Commissariato di P.S. di Vibo Valentia, con una sensibile stanzialità del personale assegnato, stanzialità che caratterizza in parte anche i Carabinieri e la Guardia di Finanza; se non si intenda intraprendere urgenti iniziative al fine di garantire l’incolumità delle strutture e  delle persone che già sono stati oggetto degli attentati o di altri considerati “sensibili”; come il governo intenda intervenire al fine di contrastare il diffondersi di fenomeni di estorsione a danno delle imprese che operano nella legalità nel territorio calabrese e come ritenga di dover intervenire al fine di non scoraggiare attività imprenditoriali in luoghi a forte densità criminale qual è la provincia di Vibo Valentia; se non si ritenga, altresì,  necessario intensificare l’azione di vigilanza e controllo delle Forze dell’Ordine al fine di garantire condizioni di maggiore sicurezza nell’intero territorio provinciale; se non intenda istituire nella zona costiera, tra Tropea e Ricadi, in quanto area intermedia, un Commissariato di P.S. implementando l’attuale Posto fisso di Polizia che assicura una funzionalità non sicuramente rispondente alle esigenze di zona e rafforzare, inoltre, la sicurezza del presidio ospedaliero del capoluogo attraverso l’istituzione di un posto fisso di Polizia.