Palmi, il sindaco Gaudio costretto a gettare la spugna

Le amministrazioni comunali difficilmente in Calabria riescono a completare l’intera legislatura. E la conferma arriva da Palmi nel Reggino dove il sindaco Ennio Gaudio con ogni probabilità dovrà “gettare la spugna”. Enzo Infantino del Pdci e da Carmine Cogliandro e Roberto Vincenzi, questi ultimi protagonisti di una riunione con i cittadini nella sede della Società operaia, hanno ribadito una netta chiusura alle richieste di sostegno avanzate dal sindaco sia in consiglio che nella riunione con l’opposizione. Netto il messaggio inviato dal consigliere comunale del Pd Cogliandro che assieme al consigliere Vincenzi, presente anche Vincenzo Guerrera – presidente onorario della Società operaia che ha ospitato l’incontro – ha presieduto una riunione di cittadini nella quale si è discusso del “degrado politico, sociale, culturale e, non ultimo amministrativo, di una città come Palmi che era il vanto culturale in senso più alto dell’espressione dell’intera regione – si legge nella nota diramata a conclusione –, ripercorre il tragitto politico di una città che, in mano a una destra facilona, incompetente, arruffona e arrogante, porta a conseguenze non facilmente sanabili nello stesso tessuto sociale”. Per gli esponenti del Pd “qesta maggioranza, votata dal popolo palmese e legittimata a governare, può fare solo due cose: continuare a governare rispettando il patto con gli elettori e con la Città, a cui deve rispetto, oppure dichiarare apertamente la propria incapacità e andare a casa. L’opposizione, da parte sua, deve svolgere il ruolo che gli è stato assegnato dalla politica e dalla Città”. Quattro anni fa l’ex questore Ennio Gaudio si presentò all’elettorato con l’immagine dell’uomo forte, che aveva servito lo Stato in modo più che onorevole, e per questa ragione era visto dalla popolazione come l’incarnazione del cambiamento e della novità. Ma ora le cose sono davvero cambiate e all’orizzonte c’è la fine del mandato.