La dama nera di Avetrana chiede di uscire dal carcere

Nuove perizie e nuove analisi delle celle telefoniche: si basa su questi elementi la difesa di Cosima Serrano di fronte al tribunale del riesame di Taranto che dovrà decidere se scarcerarla. L’avvocato della donna, Franco De Jaco, ha presentato una nuova documentazione alla Procura che si baserebbe su quattro tesi che potrebbero scagionare Cosima. Innanzitutto, viene contestata un’intercettazione ambientale nel corso della quale Michele Misseri avrebbe detto “li scoprirò'”, alludendo alla famiglia. Mentre per i legali della Serrano l’uomo avrebbe detto “mi scoprirò”, facendo dunque riferimento a se stesso. Si confuta poi la testimonianza di un fiorista di Avetrana che avrebbe visto Cosima mentre costringeva Sara a salire sulla sua macchina intorno alle ore 13:20. Eppure, secondo la difesa la donna sarebbe tornata a casa dal lavoro nei campi solo verso le ore 13:30. La perizia tecnica, poi, mira a dimostrare come sia impossibile che Cosima abbia afferrato Sara per evitare che scappasse: infatti, la ragazzina era di corporatura esile e secondo i consulenti di parte si sarebbe divincolata facilmente. Così come il fatto che il cellulare della Serrano si trovasse nel garage di casa all’ora del delitto non significa che la donna abbia avuto un ruolo nell’omicidio della nipote. Spetterà ora ai giudici del tribunale del riesame decidere se ritenere valide le tesi avanzate dalla difesa e scarcerare la donna. Una sentenza che dovrà arrivare entro il 20 giugno.