Montreal, il grande ritorno di Schumacher

Il protagonista del Gp canadese è l’inglese della Mclaren Button che dopo una carambola al via si è visto gettato di colpo nelle retrovie, per poi partire a testa bassa in una rimonta. Una delle gare più belle della F1. Solo che per vederla c’è voluta davvero una grande pazienza: la Safety car è stata chiamata in pista un numero infinito di volte (la stessa partenza è avvenuta dietro la macchina dei commissari di gara) e poi addirittura la corsa è stata sospesa per due ore a causa di un diluvio infinito. Poi la ripartenza e una gara mozzafiato, con Schumacher che è andato subito all’assalto (memorabile il doppio sorpasso ai danni di Massa e Kobayashi) arrivando fino alla seconda posizione, per poi doversi arrendere alle Red Bull di Webber e – soprattutto – alla McLaren di Button che è venuto su come un leone, attaccando e passando all’ultimo giro Vettel, relegandolo così al secondo posto, davanti al compagno di squadra Webber. Schumi quindi si è dovuto accontentare del quarto posto. Peccato: aveva guidato benissimo, mandando in delirio il pubblico con una gara tutta di attacco. Buon segno che il Sette volte Campione del Mondo c’è e d’ora in avanti bisognerà fare i conti anche con il 42enne della Formula Uno. Male le Ferrari. Massa è arrivato solo sesto (e ad un certo punto ha anche perso il controllo della macchina schiantando il muso sul muro), però l’arrivo in fotofinish con il sorpasso sotto la bandiera a scacchi ai danni di Kobayashi rimarrà negli annali della F1. Alonso, invece, ha buttati la gara alle ortiche: era secondo, poi un cambio di gomme affrettato per passare Vettel (ha montato per primo le gomme intermedie) e quindi l’arrivo del diluvio. Risultato? Da secondo ad ottavo, quindi gara in rimonta, fino all’incidente con la macchina che rimane in bilico su un cordolo più alto del normale.