Latina, città terrorizzata dalle rapine in villa

IL Lazio e Latina conoscono il terrore delle rapine in villa. Nel capoluogo pontino un episodio da incubo. Una famiglia è stata tenuta sotto scacco da una banda di rapinatori che ha ripulito la maxi villa di oggetti preziosi per un valore di 120 mila euro. Una notte da dimenticare, quella tra sabato e domenica, per l’imprenditore pontino Renato Lovato, picchiato, legato mani e piedi insieme a moglie, cognata e due figli, nella sua abitazione di borgo Santa Maria, alle porte del capoluogo pontino. Il gruppo di sei persone incappucciate ha atteso che rincasasse la figlia, intorno l’una, per introdursi nell’abitazione e terrorizzare i Lovato chiedendo esplicitamente di farsi consegnare denaro, ma loro non ne avevano. Non creduti, padre e figlio – quest’ultimo aveva tentato di reagire – sono stati picchiati. Costole rotte e qualche livido: se la caveranno in trenta giorni secondo il referto del pronto soccorso. La sontuosa villa con piscina, che sorge di fianco all’azienda di distribuzione alimentare gestita dai Lovato, è stata messa sottosopra dalla banda che, secondo le testimonianze della famiglia, parlava in una lingua probabilmente dell’Est europeo ed era certamente formata da professionisti. Irriconoscibili i volti, nessuna voglia di lasciare traccia: le sigarette fumate durante il blitz sono state raccolte dai banditi, che hanno però “firmato” la tragica notte dei Lovato con quattro colpi di pistola sparati su un letto e contro un muro, prima di lasciare l’abitazione. Solo verso le tre di notte, i cinque familiari, legati mani e piedi, sono riusciti a liberarsi consentendo l’arrivo della polizia che sta indagando sull’inquietante vicenda.