Non perdiamo di vista i giovani, sono loro il futuro

Andiamo avanti con il nostro dire, senza giro di parole e mezzi termini, sotterfugi per non apparire, nella maniera più semplice del discorso, privo di paroloni e vocaboli ricercati o riferimenti a cenni storici. Con il nostro abituale frasario, alla maniere che chiunque possa leggere e capire il nostro dire, nella speranza che il nostro vociare arrivi anche ai governanti, all’ostinato Bossi e ai suoi seguaci che in particolare lottano i giovani, quelli del Sud, i Calabresi. L’Italia è degli Italiani non è vostra, toglietele quelle bandiere, per non usare più il nostro abituale termine “pezzuole verdi” che sanno di discordia, di diversità, di divisione, di differenza tra connazionali. C’è una sola Bandiera in questo Paese da 150 anni. Non statevene li a giocare a spese del Popolo Italiano, della gioventù, dei precari e sulla fame che ormai invade il Paese. Il primo punto del Governo di ogni Stato sono i giovani, solo attraverso loro avviene la crescita, lo sviluppo. In Italia in particolare li troviamo disorientati questi giovani, demoralizzati, mentre voi giocate ad elezioni dispendiosi, a botta e risposta tra opposizione e maggioranza, a proposte di leggi inutili, perdete di tempo ben retribuito, a controllare se in questa o in quell’altra Regione c’è la maggioranza. Questa è la vostra preoccupazione, come vincere le prossime elezioni, e poi ritrovarci nelle stesse condizioni. Fa ridere quando si segue un dato convegno, di ogni colore politico, alla intervista dei componenti del comitato organizzativo, tutti le stesse parole, studiate per abbindolare, con promesse fasulle senza una base, dette così, indirizzate ai giovani, ai precari,oggi alle donne, ieri alla classe dei lavoratori e prima ancora ai lavoratori della terra. Quale sarà lo slogan prossimo? Cercate, sforzatevi di trovarne uno nuovo, più efficace, più toccante. Quando arrivate, ricordatevi almeno di questa massiccia disoccupazione dei giovani. Senza di loro non ci sarà futuro.