La Spezia, un Presidente umano pranza con operai Fincantieri

A Portovenere per consegnare una lettera al Capo dello Stato Giorgio Napolitano che oggi è intervenuto a La Spezia alla festa per i 150 anni della Marina militare, c’era una delegazione degli operai della Fincantieri. Un incontro che sarebbe dovuto essere breve trasformato in un invito a pranzo rivolto dal presidente agli operai in lotta contro il piano esuberi annunciato, poi ritirato, dall’azienda. “Fincantieri – ha detto Giorgio Napolitano – è un patrimonio da non disperdere”. I lavoratori Fincantieri hanno consegnato una targa e una lettera al Capo dello Stato, nella quale si chiede attenzione per la cantieristica italiana e, in particolare, per Fincantieri, al centro delle polemiche per i 2.550 esuberi annunciati dal piano industriale. “Noi desideriamo che restino in piedi le nostre case- hanno scritto gli operai al presidente – resti salda la casa di tutti, che è il nostro Paese. Decisivo per il futuro della cantieristica italiana l’impegno del governo oltre che del management dell’azienda. Noi ci battiamo – scrivono le Rsu – prima di tutto per il nostro lavoro e che l’Italia non possa e non debba rinunciare a questa eccellenza proprio nel momento in cui si fa così difficile la competizione con altri paesi in Europa e nel mondo”. Consegnata la lettera, la delegazione di operai, composta da una dozzina di lavoratori Fincantieri degli stabilimenti di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Muggiano, ha accettato l’invito con gratitudine e non poco stupore, e si è riunita nella trattoria ‘Da Iseo’, in Calata Doria.