Avetrana, le donne Misseri devono confessare

Concetta Serrano rompe il silenzio e torna a parlare dell’omicidio di sua figlia Sara Scazzi, la quindicenne di Avetrana trovata morta in un pozzo, poco lontano da casa, nove mesi fa. La signora Concetta si dice non meravigliata dell’arresto della sorella Mimina, detenuta da una decina di giorni nel carcere di Taranto con l’accusa in concorso di omicidio, assieme alla figlia Sabrina Misseri. Concetta non ha mai creduto alla versione della sorella la quale ha sempre affermato di non aver sentito nulla quel giorno in casa quando Sara è stata uccisa. “Non puoi uccidere una bambina nel silenzio, conoscendo Sara so che lei urlava come una sirena, era impossibile non sentirla”, ha spiegato la donna. Riguardo la nipote Sabrina, Concetta ha raccontato che nei giorni successivi al delitto la sentiva fredda. “Immaginavo mi nascondessero qualcosa, ma non pensavo che avessero ucciso mia figlia. Hanno recitato una menzogna cattiva, tutto quello che fanno è un continuo depistaggio”. Nel frattempo Valentina Misseri, sorella di Sabrina, ha rilasciato un’intervista nella quale si è lamentata di non poter vedere la mamma e la sorella e riguardo al padre ha spiegato che, anche se è tornato a casa, comunque, resta un uomo non libero. “Siamo circondati da turisti e giornalisti. La gente ci citofona che vuole parlare con mio padre. Forse non siamo noi la famiglia strana, forse le persone strane sono queste”, ha dichiarato la ragazza.